Il convertitore catalitico è quella parte all’interno dell’auto che ha la funzione di eliminare le emissioni inquinanti nell’ambiente; prende le particelle tossiche presenti nei gas di scarico e le trasforma in sostanze meno nocive o addirittura atossiche
Immagine di un catalizzatore auto tratto da tuttoautoricambi.it
La questione ambientale nel nostro quotidiano è un argomento che non passa più inosservato e anzi ricopre importanza nei settori più disparati. Circa il 76% degli italiani usa la propria auto per spostarsi, per questo avere un’automobile capace di avere un basso impatto ambientale serve a contrastare l’inquinamento atmosferico.
Il convertitore catalitico o catalizzatore è quel dispositivo all’interno del motore installato tra il sensore dell’ossigeno ed il collettore di scarico. Ha la funzione di eliminare o almeno ridurre le sostanze nocive che sono presenti nei gas di scarico del veicolo. Quello che il catalizzatore fa in senso pratico è di trasformare le sostanze quali ossidi di carbonio, idrocarburi e ossidi di azoto in sostanze atossiche; tutto ciò viene elaborato durante la reazione catalitica. La reazione è diversa in base al tipo di veicolo, se a benzina o diesel.
Il convertitore catalitico diventa così lo strumento più importante per la riduzione dell’inquinamento atmosferico prodotto dai veicoli.
Come capire se vi sono guasti:
Per capire se il catalizzatore sta svolgendo la sua funzione in modo ottimale si può andare a verificare le emissioni dei gas di scarico. Alcuni segnali di mal funzionamento possono essere rumori vibranti o anomali durante la fase di scarico, in fase di accelerazione si riscontrano difficoltà nel far aumentare i giri del motore, difficoltà inoltre a avviare il motore oppure infine l’arresto del motore al minimo regime di rotazione.
Se invece si notano uno dei seguenti segni bisognerà sostituire il catalizzatore: vi sono diversi difetti meccanici del corpo, vi è una rottura della struttura a nido d’ape o non vi è più una reazione chimica che si attiva con le sostanze presenti nel catalizzatore.
Una volta che è stato diagnosticato il gusto è necessario sostituirlo subito, sia per i successivi controlli dei livelli di emissioni e sia per motivi ambientali.
Quali sono motivi del danneggiamento e della rottura del catalizzatore?
Le cause sono molteplici e alcune di esse possono essere ad esempio l’uso di carburante di scarsa qualità o con additivo piombo tetraetile, l’errato utilizzo, l’olio lubrificante o combustibile penetra nel catalizzatore o infine l’uso protratto anche dopo la fine della sua durata.
Ogni quanto deve essere sostituito ?
Per poter sostituire il catalizzatore è prima necessario diagnosticare con sicurezza la presenza di un guasto. Si accende una spia direttamente sul cruscotto ma essendo necessarie delle attrezzature speciali, si consiglia di affidarsi sempre a una persona qualificata che abbia tutte le conoscenze adeguate per poter confermare il guasto.
Il funzionamento standard di un catalizzatore è di circa 100.000 / 150.000 km. Se viene superato tale chilometraggio, il catalizzatore diminuisce la sua capacità e ciò potrebbe in seguito causare danni al motore fino alla sua rottura.
Per concludere, il catalizzatore è una parte fondamentale per il giusto funzionamento del veicolo oltre che a un giusto funzionamento riguardo l’impatto ambientale. Verificare sempre il suo stato con attenzione tramite professionisti è un aspetto fondamentale.