La mobilità a Perugia cambia. Pronti con le corse di autobus dalle 5 del mattino fino alle 2 di notte, con un piano che cercherà di coprire le zone più interessate e il più possibile. Una novità che sembrerebbe dettata, dopo la campagna pubblicitaria sul Minimetrò e le nuove misure su ztl e navette green, che vuole rendere Perugia più competitiva lato trasporti. Monteluce, Elce, via dei FIlosofi, piazza Partigiani e piazza Italia tra le zone più servite.
Per il Comune, in questo modo la viabilità raggiungerebbe una maggiore omogeneità, evitando di zigzagare tra i vari percorsi e di attendere a volte per diverse decine di minuti l’autobus successivo. Altra grande novità, l’eliminazione di autobus ingombranti, come la cittadinanza è abituata a vedere, in modo che anche le zone più ‘strette’ dell’acropoli possano essere raggiunte e servite (come Porta San Pietro e corso Garibaldi).
Gli aggiustamenti previsti dal Comune, che dovranno comunque relazionarsi e rientrare con il Pums (il piano della mobilità che potrebbe essere presentato già entro questa estate, ma che deve comunque attendere che la Regione preveda il bando dei servizi di trasporto pubblico locale), prevederebbero anche l’idea di una città che si avvia a diventare sempre più popolata da persone anziane. Il trasporto su gomma, con i relativi accorgimenti anche a fronte della presenza in città delle scale mobili, sembra dunque essere la scelta privilegiata, in particolare se si pensa che Palazzo dei Priori potrebbe aggiungere anche il Metrobus, un progetto che andrebbe a gestire i collegamento da Fontivegge verso l’ospedale cittadino e oltre, fino a Castel del Piano, con corsie dedicate.
Una rivoluzione, quindi, che per Sinistra Universitaria – UDU e per la Rete degli Studenti Medi di Perugia sembra stridere con gli ultimi impegni presi dal Comune e dalla Regione per la mobilità notturna, garantita nei week-end e tanto voluta dagli studenti stessi. Per questi ultimi si parla dunque di una sorpresa, di un “improvviso cambio di posizione. Non ci spieghiamo come mai il Comune sia arrivato a queste conclusioni solo oggi, dopo aver intralciato in ogni modo possibile la realizzazione della Mobilità notturna a Perugia dal settembre 2015 cercando di portare alla deriva il progetto delle nostre associazioni“.
La sorpresa per gli studenti sta nel fatto che fino ad oggi Palazzo dei Priori ha parlato di Gimo come di un “servizio dispendioso ed inutile. Ora a Perugia, dove la mobilità notturna non era fino ad ora la priorità, il trasporto pubblico ha assunto una dimensione fondamentale e fondamentale è la sua estensione agli orari notturni. Invece la città è sempre la stessa, Perugia, e questa è solo la prova definitiva di quanto strumentale fosse l’atteggiamento della Giunta comunale nei confronti delle nostre associazioni e del progetto di GIMO che ancora si ostina a non pubblicizzare. Prendiamo atto di quella che è stata la nostra battaglia e la storia della mobilità notturna a Perugia. Una battaglia estenuante ma giusta, in quanto rappresentativa di un reale bisogno e di prospettiva per la città. Di questo finalmente il Comune ha preso atto, con anni di ritardo, controvertendo le proprie argomentazioni strumentali. Il mutamento della cultura del trasporto a Perugia è la nostra più grande vittoria”.
“Per noi è stata una sorpresa constatare che ora il Comune di Perugia è disposto a finanziare i servizi di mobilità pubblica, soprattutto quella notturna, senza evidenziare come le nostre associazioni sono anni che stanno combattendo per ottenere questo servizio. Speriamo che questa improvvisa illuminazione porti un concreto miglioramento e un ripensamento del servizio pubblico nella nostra città, ora che sono caduti anche gli ultimi alibi.” dichiara Melania Bolletta, Coordinatrice Provinciale di Altrascuola – Rete degli Studenti Medi Perugia.
“Abbiamo sperato in questo risultato, dopo tutto quello che abbiamo passato per rendere GIMO una realtà: finalmente anche Perugia sta diventando una città aperta alla mobilità pubblica. Tuttavia, riteniamo ridicolo e assurdo il fatto che non siano in alcun modo state coinvolte le rappresentanze degli studenti e le istituzioni che hanno portato avanti nel tempo Gimo ed i vari progetti di ripensamento del sistema mobilità pubblica. E non è stato dato in alcun modo riconoscimento a coloro hanno sostenuto per primi la necessità del servizio notturno e avviato un processo non è stato facile, sono serviti anni di lotta per far riconoscere al Comune quella che è mera realtà: il ripensamento e il potenziamento del servizio pubblico è l’unico futuro sostenibile e pensabile per la prospettiva di una città aperta e fruibile.” Dichiara Costanza Spera, Coordinatrice di Sinistra Universitaria – UDU Perugia. “Siamo stanchi di una politica cittadina fatta di spot ed annunci, pretendiamo dalle istituzioni di questa città una seria volontà di investire in una mobilità sostenibile e di qualità, e con altrettanta forza chiediamo, in virtù del fatto di esser stati gli unici soggetti per anni ad essersi mossi e spesi in questa direzione, di essere inclusi nella discussione di questo progetto e nella sua realizzazione. Ora ci auguriamo – concludono gli studenti – che tutte le nostre fatiche e tutti i nostri sacrifici vengano ripagati e riconosciuti, per dimostrare che la nostra è una città per giovani, studenti e lavoratori che hanno la necessità di vivere e muoversi a Perugia a qualsiasi ora della giornata”.
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