“Siamo soddisfatti, finalmente un elemento di chiarezza nel mare di ambiguità che circonda il settore della auto e moto storiche. E' apprezzabile, infatti, che la Giunta regionale abbia deciso di introdurre, nell'atto riguardante l'assestamento di bilancio approvato dalla prima commissione, una norma per regolamentare l'esenzione per i veicoli di interesse storico e collezionistico ultraventennali, che fino a poco tempo fa erano soggetti ad un odioso balzello che costringeva i possessori di mezzi d'epoca ad iscriversi ad un club privato, l'Automotoclub storico italiano (Asi), per vedere riconosciuti i requisiti di autenticità che consentono le agevolazioni fiscali previste dalla legge”. Con queste parole il capogruppo regionale dei Verdi e Civici Oliviero Dottorini commenta l'approvazione da parte della Prima commissione consiliare dell'emendamento alle norme sull'assestamento di Bilancio relativo alla “disciplina delle modalità, i termini e le limitazioni per la concessione delle agevolazioni dei tributi attribuiti alla Regione”.”E' un atto politico – spiega il presidente della commissione Bilancio e Affari istituzionali di Palazzo Cesaroni – che conferma la volontà da parte della Regione di dare seguito a quanto previsto dalla legge regionale 36 del 2007, fornendo ulteriori elementi di certezza a quei contribuenti che nei mesi scorsi si sono trovati ad affrontare incomprensioni burocratiche e lungaggini amministrative date da un quadro di riferimento non sempre chiaro e definito. Ora la Regione – continua Dottorini – si impegna a dotarsi di una norma che le consenta di regolamentare alcuni istituti agevolativi, come ad esempio l'esenzione per i veicoli di interesse storico e collezionistico ultraventennali. A dispetto dei tanti che ritenevano impossibile il raggiungimento di un risultato concreto, l'Umbria si avvia a essere la prima Regione in Italia a rompere quello che, di fatto, si presentava come un monopolio immotivato, eliminando un esborso ai danni dei contribuenti. Viene sanata così una piccola, ma significativa, ingiustizia di chi si vedeva costretto a pagare per vedersi garantito un diritto sancito dalla Costituzione, quando decine di sentenze delle commissioni tributarie di tutte le Regioni italiane, compresa l'Umbria, davano ragione alla nostra interpretazione e per di più auspicavano una rapida pubblicazione da parte del club privato dell'elenco dei veicoli storici di cui è detentore unico a livello nazionale. Con questo atto – conclude l'esponente del Sole che ride – si rende giustizia alle centinaia di contribuenti umbri, oltre 600, che da gennaio ad oggi hanno scelto la pratica dell'autocertificazione per vedersi garantito un proprio diritto e che ogni giorno si mettono in contatto con i Verdi e civici per avere informazioni e chiarimenti”.
AUTO STORICHE: LA REGIONE CONFERMA DEFINITIVAMENTE IL VALORE DELL'AUTOCERTIFICAZIONE
Sab, 01/11/2008 - 10:40