Un importo di circa 3 milioni di euro è quello che è stato sequestrato dalla Guardia di Finanza al titolare del sistema “My car – Auto No cost” a fronte del mancato versamento dello stesso valore di IVA non versata nelle casse dello Stato.
Nel corso degli approfondimenti investigativi, i Finanzieri del II Gruppo Tutela Entrate del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria hanno ricostruito un giro d’affari di circa 15 milioni di euro nel triennio 2016-2018, periodo in cui l’impresa avrebbe evaso appunto un importo di circa 3 milioni di IVA.
Inoltre, nello stesso periodo, utilizzando presumibilmente parte del denaro così illegittimamente ottenuto, il proprietario società che gestiva il sistema “My car – Auto No cost” ha acquistato, tramite altra società, immobili per circa 1,3 milioni di euro.
Il sistema di “My car – Auto No cost”
Il titolare, oggi indagato per evasione fiscale, truffa e auto riciclaggio, proponeva la sottoscrizione di contratti con cui privati o imprese si impegnavano ad acquistare autovetture di colore bianco sulle cui fiancate sarebbero stati applicati messaggi pubblicitari – nonostante il Codice della Strada vieti espressamente l’utilizzo dei mezzi per pubblicità a titolo oneroso – e a pagare circa € 7.000 per servizi aggiuntivi mai corrisposti.
A fronte di ciò, la società avrebbe provveduto a corrispondere al contraente 60 rate mensili di importo variabile tra i 340 e i 440 euro per coprire le rate del finanziamento o leasing acceso per l’acquisto dell’auto, nonché una quota delle spese per carburante e assicurazione.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, hanno appunto tratto origine da segnalazioni operate dagli acquirenti – tra i quali molti umbri – quando, dalla fine del 2018 la società non ha più proceduto ai rimborsi pattuiti da contrratto.