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Auto in piazza contro autovelox e multe. Aci Terni partecipa al serpentone

Luca Biribanti
Continua la protesta del 'popolo delle macchinette' che è sceso ancora una volta in piazza per protestare contro le multe inflitte dagli autovelox di Viale dello Stadio e Via Alfonsine. Dopo un serpentone per le vie della città, i circa 40 mezzi tra auto, furgoni e motorini, sono arrivati sotto Palazzo Spada, luogo simbolo del bersaglio dei multati. In particolare è l'assessore Bencivenga ad essere preso di mira nella protesta, di cui il 'popolo delle macchinette' ha chiesto a gran voce le dimissioni. Alla protesta ha preso parte anche il presidente Aci Terni, Bartolini, convinto sostenitore dell'illegittimità delle multe arrivate ai ternani. “Quando le scelte del Comune servono a garantire sicurezza e a migliorare le condizioni del traffico, noi siamo i primi a plaudire queste iniziative e se gli automobilisti sbagliano è giusto che paghino, ci mancherebbe altro. Quello che non possiamo accettare è che gli amministratori usino le multe ai cittadini per fare cassa e ripianare i bilanci in rosso. Non è normale che in una città arrivino in pochi mesi ben 30mila multe, tutte comminate ad automobilisti che andavano tra i 50 e i 60 Km/h. Questo significa che ad essere colpiti sono coloro che vanno piano”. Bartolini ha poi fatto riferimento a qualche dato statistico: “Negli ultimi mesi il traffico è diminuito del 30% e questo significo che le famiglia italiane rinunciano sempre di più ad utilizzare l'automobile, divenuto ormai un mezzo di lusso, tra benzina, assicurazioni e manutenzione del mezzo. L'auto deve essere un bene alla portata di tutti per migliorare gli spostamenti nel lavoro, nell'accompagnare i figli a scuola e per le necessità della famiglia”.
La parola è poi passata a Francesco Bartoli, fondatore del 'movimento' e ideatore dei serpentoni, che si è rivolto direttamente alle finestre di Palazzo Spada: “Questi dispositivi, così come sono posizionati, non servono alla sicurezza. Per quel tipo di tratti bastava un dosso o un dissuasore, o una rotonda; il problema è che le rotonde non fanno le multe, mentre gli autovelox sì. Arrivano salassi di multe a padri e madri di famiglia che portano i figli a scuola e che vanno a lavoro e non si colpisce chi veramente trasgredisce”.
Il presidente Aci Terni, Bartolini ha poi ricordato che è stato avviato un tavolo politico con il Comune, che ultimamente è sembrato disponibile a un'apertura su una nuova perizia tecnica sulla legittimità della posizione e della segnalazione degli autovelox. A quanto dichiarato da Bartolini a breve la segnaletica dovrebbe essere migliorata, “questo dimostra – dice Bartoli – che il Comune è nel torto. Se fossero stati legittimi non avrebbe dovuto fare nessun passo indietro e invece si sono piegati a una delle nostre richieste”.

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