Momenti di vera paura, nella notte appena trascorsa (25 giugno), a Città di Castello. Un’auto “impazzita”, intorno alle 2.30, si è fiondata a tutta velocità in piazza Garibaldi, investendo due giovani ragazze e danneggiando anche alcune auto in sosta.
L’uomo ha poi continuato la sua folle corsa senza accennare la minima intenzione di fermarsi a prestare i primi soccorsi. Alcuni dei presenti hanno però memorizzato alcuni numeri della targa dell’auto pirata – una Picasso blu – fornendoli alla Polizia appena giunta sul posto con una Volante.
Gli agenti del Commissariato, grazie all’aiuto dei tifernati e alle loro banche dati, sono quindi riusciti in poco tempo a risalire all’intero numero di targa della vettura. La stessa auto (di cui sono stati ritrovati anche pezzi lungo la strada) sarebbe inoltre ben visibile nel filmato di una telecamera di videosorveglianza ora in mano alla Procura.
All’alba le forze dell’ordine hanno dunque fatto il blitz a casa dell’uomo – un 34enne tifernate – dove in garage c’era l’auto danneggiata proprio sulla parte anteriore. Gli agenti lo hanno quindi condotto in questura, denunciandolo per omissione di soccorso e lesioni gravi.
Le due giovani ragazze tifernati, infatti, sono state entrambe ricoverate all’ospedale di Città di Castello, una con fratture multiple al bacino (dovrà essere sottoposta a intervento chirurgico) con una prognosi di 30 giorni, l’altra – meno grave – ne avrà invece per due settimane. Fortunatamente non sono in pericolo di vita.
Da quanto emerge – in virtù dei giorni di prognosi inferiori ai 40 giorni per entrambe le ragazze – il 34enne non è stato arrestato. Sono in corso accertamenti per capire se il tifernate fosse stato o meno sotto l’effetto di alcol o sostanze stupefacenti.
La notte del giovedì sera tifernate – quando centinaia di giovani si riversano in centro per la movida (e non solo) – vede dunque l’ennesimo episodio di cronaca. Tutto ad appena una settimana di distanza dalla rissa che ha portato al ferimento di un giovane e all’arresto del suo presunto aggressore, e che ha costretto questura e sindaco a emanare un’ordinanza per limitare asporto e consumo di alcol.