Auguri di Natale “speciali”, senza dubbio inediti quelli che arrivano da Città di Castello, in uno dei luoghi simboli della città, sotto il ponte del fiume Tevere nello spazio delle sponde dove ha sede lo storico e glorioso Canoa Club che da oltre 40 anni, proprio il 25 dicembre, organizza una vera e propria discesa di babbi natali vestiti di rosso con barba bianca, carichi di dolci e sorprese per i bambini.
Per il secondo anno consecutivo il Covid e le disposizioni connesse al contenimento della pandemia hanno impedito però lo svolgersi di una manifestazione unica in Italia divenuta il punto di riferimento di tanti turisti, sportivi e appassionati delle tradizioni legate al Natale. I dirigenti del Canoa Club Città di Castello (più di mezzo secolo di attività, un palmares ricco di successi in ambito internazionale) ed in particolare gli atleti giovani e meno giovani armati di pagaia, tenuta d’ordinanza natalizia in rigoroso stile “Santa Claus” ed in “versione allenamento”, hanno deciso di regalare comunque al paese, alla propria città alcuni minuti di spettacolo unico e suggestivo solcando, “in versione allenamento”, le acque del Tevere per circa 800 metri fino al ponte che attraversa e divide in due la città.
Un bel segnale di continuità, di attaccamento alle tradizioni ed un messaggio di sicurezza ed invito al rispetto delle regole anche ovviamente ed inevitabilmente quando cancellano eventi e consuetudini storiche, proprie della vera essenza di una comunità. Le canoe, l’una dietro l’altra hanno colorato una cartolina di auguri davvero originale, fra il verde degli argini, l’acqua del Tevere e sullo sfondo il presepe pensile realizzato su legno da alcuni soci del canoa club che rende ancora più struggente questo messaggio.
I babbi natale-canoisti hanno indossato le mascherine per lanciare un messaggio a tutti a rispettare le regole per uscire al più presto tutti insieme da questo momento difficile. Le immagini della discesa in canoa dei Babbi natale sono state registrate prima della entrata in vigore del Decreto Governativo e delle ordinanze sindacali e regionali in materia di contenimento della pandemia, quasi a voler rappresentare una omaggio meditato all’Italia alla città.
“Dalle sponde del fiume tevere, dove da oltre 40 anni, famiglie, bambini, turisti, sportivi ogni anno si davano appuntamento per vivere tutti insieme emozioni e sensazione uniche di un Natale in canoa con lo spettacolo di luci e i regali per i più piccoli, abbiamo voluto lanciare un messaggio di speranza e sicurezza al paese attraverso le immagini di una manifestazione unica nel suo genere divenuta negli anni uno dei simboli di questa giornata”, ha precisato l’assessore al Turismo Letizia Guerri nel ricordare e ringraziare assieme all’assessore allo Sport, Riccardo Carletti, il lavoro encomiabile e l’attività svolta dal Canoa Club anche in questa circostanza grazie al presidente uscente Sandro Paoloni, ai consiglieri e al nuovo presidente Nicola Landi che assieme ad un consiglio direttivo in parte rinnovato guiderà il sodalizio per i prossimi anni. “Con la mascherina ben indossata vestiti come da tradizione alcuni dei nostri giovani atleti e soci non si sono tirati indietro nel manifestare attraverso queste immagini della discesa sul tevere, fra un allenamento e l’altro, la nostra speranza e quella di tutti di tornare al più presto alla normalità seguendo le regole e le disposizioni in materia sanitaria e di sicurezza”, ha concluso il neo- Presidente Nicola Landi.
LA SCHEDA
Nel 1969 un gruppo di amici, Luca Duca, Amleto Bambini, Mario Bioli, Mauro Gattini, Zelindo Gustinucci, Franco Petruzzi, abituali frequentatori del Tevere decide di compiere un’impresa che, al di la delle loro intenzioni, conquistò gli onori della cronaca nazionale.Utilizzando vecchie tubature per l’essiccazione del tabacco costruiscono un pesante catamarano a bordo del quale ridiscendono il Tevere da Città di Castello a Roma accompagnati da canoisti provenienti da tutta Italia. Dopo sette tappe arrivano sotto ponte Milvio sfiniti ma soddisfatti.Ad attenderli una folla plaudente e una pattuglia di vigili urbani che li preleva e li conduce in Campidoglio dove sono ricevuti dal Sindaco della Capitale che li ringrazia per l’impresa e dona loro una medaglia d’oro a nome della città di Roma. Tornati a casa felici per l’impresa compiuta e accompagnati dalla risonanza della stampa nazionale, decidono di fondare il Canoa Club Città di Castello per permettere a tanti giovani di dare le prime pagaiate sul fiume a bordo di moderne canoe.