Uno “scivolone” clamoroso contro i migranti, sotto forma di commento su Facebook, ha fatto divampare la polemica in queste ore sul web. Autrice del misfatto un insegnante di Gubbio, ex candidata alle scorse comunali con la Lega e, oggi, consigliera della commissione pari opportunità.
Il commento incriminato è apparso sotto un post con la notizia “Coronavirus è arrivato in Africa: molti casi. Ora è allarme barconi” (ripreso da un sito di fake news), dove la donna ha scritto testualmente “Magari ci metta lo zampino il Coronavirus…”.
Subito si è scatenata l’indignazione del popolo social ma, soprattutto dell’amministrazione comunale, che ha risposto con la stessa “arma”, ovvero un altro posto dal titolo “No al razzismo”: “Siamo venuti a conoscenza di una dichiarazione inqualificabile da parte di un insegnante, nonché consigliera di parità, che rappresenta un fatto gravissimo, un pensiero generale non conciliabile con il ruolo di docente né con quello di rappresentante di un istituzione. – si legge nella dichiarazione congiunta di sindaco e giunta – Come amministrazione non possiamo e non vogliamo esimerci dal prendere nettamente le distanze”.
Il commento, che ha davvero indignato gran parte della comunità eugubina e non solo, con alcuni utenti che hanno rivolto anche parole pesanti all’autrice, è stato poi rimosso dalla stessa, che allo stesso tempo ha deciso di dimettersi dal partito, “che non c’entra nulla e non deve essere coinvolto”, e scusarsi pubblicamente:
“Forse mi sono fatta prendere dai post che pubblicano di violenze e furti di queste persone Sono molto dispiaciuta dell’accaduto. Tengo a far sapere che non sono un insegnante della primaria ma dell’infanzia, opero con bambini di 3 anni a cui non potrei certo trasmettere nulla. Oltre a ciò ho molti bambini stranieri e famiglie che ho sempre aiutato e che mi adorano e adoro. Non so cosa mi sia ha preso. Ho reagito con rabbia, scusate ancora”.
Il Comune di Gubbio ha fatto comunque sapere che, una volta accertati i fatti, assumerà tutte le iniziative e le misure necessarie “volte anche a tutelare studenti e docenti che ogni giorno, anche a costo di enormi sacrifici, permettono alla scuola italiana di svolgere il suo fondamentale ruolo educativo“.
L’ultima parola è poi toccata anche alla presidente della Commissione Pari Opportunità di Gubbio Giorgia Gaggiotti: “Sono contenuti in totale discordanza coi principi che ispirano nostra attività. Pur trattandosi, forse, di una leggerezza, il ruolo che ricopriamo ci impone di avere lo stesso atteggiamento di apertura e ascolto verso tutti coloro che faticano a vedere riconosciuti i propri diritti, anche qualora non si tratti di donne, poiché il rispetto mancato a uno è rispetto mancato a tutti”.
Anche la Commissione Pari Opportunità di Gubbio si riunirà in via straordinaria nei prossimi giorni per effettuare una accurata verifica interna, prima di esprimere ufficialmente posizioni che, per regolamento, possono essere assunte soltanto in maniera collegiale.