In Umbria attiva la “dialisi turistica” in quattro diversi ospedali dell’Usl 2. “Riceviamo continue richieste, presso i nostri centri, di poter effettuare la dialisi in vacanza” spiega la dottoressa Paola Vittoria Santirosi, direttore dell’Unità Operativa di Nefrologia e Dialisi aziendale.
La Usl Umbria 2 ha quindi recepito ed avviato, già da alcune settimane, il progetto ‘Dialisi turistica’, che rimarrà attivo fino al prossimo 30 settembre, mettendo a diposizione posti disponibili per accogliere tali richieste nei quattro presidi ospedalieri di Spoleto, Foligno, Amelia e Orvieto.
La “Dialisi turistica ambulatoriale” rappresenta una terapia di elevato valore non solo sanitario ma anche etico, sociale e riabilitativo per il paziente affetto da una impegnativa patologia cronica renale, permettendo all’assistito e al suo nucleo familiare di alleviare il carico emotivo e gestionale legato alla malattia.
“La mobilità per dialisi estiva di soggetti in trattamento dialitico – aggiunge il direttore generale dell’Azienda Usl Umbria 2 dottor Massimo De Fino – costituisce una fonte di mobilità attiva sanitaria che favorisce le attività turistiche alberghiere portando in Umbria soggetti ed interi nuclei familiari in trattamento dialitico per periodi di vacanza. Penso in particolare alle zone della Valnerina, già gravemente penalizzate dall’ultimo sisma del 2017, che contano numerosi soggetti in terapia dialitica che negli anni hanno richiesto accoglienza ai nostri ospedali per eseguire il trattamento.
Per tale motivo – spiega sempre il manager sanitario – la direzione strategica aziendale ha accolto con favore e sostenuto il progetto della dottoressa Santirosi e del suo staff che ringraziamo per l’importante collaborazione e il rilevante contributo garantito anche in occasione dell’emergenza pandemica”.
“Per quanto riguarda l’ospedale di Spoleto – afferma il direttore medico di presidio dr.ssa Orietta Rossi – nei lunghi mesi di elevata circolazione del virus abbiamo riconvertito i posti tecnici dialisi per trattare pazienti di tutta la regione affetti da infezione SARS CoV-2 mettendo a disposizione la sempre encomiabile disponibilità del personale medico ed infermieristico. Ora siamo impegnati in questo nuovo programma finalizzato ad accogliere le richieste di soggetti vacanzieri in terapia dialitica realizzato grazie alla sensibilità del direttore sanitario dell’Azienda Usl Umbria 2 dr.ssa Simona Bianchi e del direttore generale dr. De Fino cui va la nostra gratitudine per aver prestato sempre la massima attenzione nei confronti dei malati cronici”.
“Abbiamo recepito alcune proposte del Piano nazionale delle Cronicità – dichiara la dottoressa Paola Vittoria Santirosi – che individua quali linee di intervento la mobilità interregionale per assicurare la facoltà di effettuare la dialisi, anche per brevi periodi, fuori dal luogo di residenza abituale mettendo a disposizione alcune postazioni per turisti. Le richieste di spostamento estive e non cliniche di pazienti in dialisi sono infatti ormai distribuite in tutti i mesi dell’anno, specie per le città d’arte o per il turismo religioso che rappresenta un altro importante volano per la nostra regione, presentando punte di concentrazione nel periodo estivo/invernale a seconda della tipologia di offerta turistica locale”.
“L’idea su cui stiamo ragionando con la direzione strategica e con l’istituzione regionale – conclude il direttore facente funzione della Unità ospedaliera di Nefrologia e Dialisi della Usl Umbria 2 – è di mantenere una attività permanente di Dialisi Turistica nella nostra azienda che potrebbe rappresentare un progetto da inserire nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), all’interno del programma Next Generation EU, con successivi e significativi vantaggi legati alle specificità tecniche della dialisi extracorporea”.