Con una cerimonia ufficiale svoltasi ieri (martedì 27 novembre), nella Sala consiliare del Municipio, l’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Massimiliano Presciutti ha consegnato al Geologo professore Franco Barberi un Attestato di benemerenza “per l’eccezionale impegno profuso come Capo Dipartimento della Protezione Civile in occasione del terribile terremoto in Umbria e Marche nel 1997 e nel 1998″.
Vent’anni dopo il terribile sisma (1997-1998) che sconvolse Gualdo Tadino e l’Umbria Barberi è tornato in città per ricevere il prestigioso riconoscimento, consegnato dal primo cittadino. “Bentornato a Gualdo Tadino al prof. Barberi – ha sottolineato Presciutti – perché questa è una città che non vuole dimenticare quello che è stato fatto qui ormai due decadi fa. Non sempre è scontata una presenza fisica nei luoghi dove c’è bisogno e Barberi, negli anni del sisma, qui a Gualdo era sempre molto presente e disponibile. Con l’allora sindaco Rolando Pinacoli, purtroppo ora deceduto, ed il compianto Paolo Bazzucchi, il Professore andava in mezzo alla gente in difficoltà in tutte le frazioni del territorio gualdese per risolvere i problemi. Questo ha permesso di costruire un modello efficace, diventato un esempio, sia nella fase dell’emergenza sia nella fase della ricostruzione”.
A distanza di tanti anni Gualdo Tadino vuole ancora manifestare la sua infinita riconoscenza all’uomo e allo scienziato che, con encomiabile professionalità e comprovata competenza, ha saputo gestire brillantemente la difficile fase dell’emergenza ed è stato tra i maggiori artefici della rinascita della Città
“Ringrazio l’Amministrazione Comunale e la città di Gualdo Tadino – ha dichiarato Barberi – per l’invito rivoltomi e per avermi permesso di essere qui oggi. Dopo tanti anni da quei tragici fatti non è comune ricordare e raccontare le esperienze vissute nel passato. Saluto tutti i protagonisti di allora, coloro che ricoprivano ruoli istituzionali, i vigili del fuoco, la Protezione Civile e la gente volontaria sempre presente in Italia quando ci sono delle emergenze da affrontare. A distanza di 20 anni dal sisma è un piacere tornare oggi a Gualdo Tadino e vedere che quei luoghi allora distrutti sono tornati a nuova vita”.
Franco Barberi. Nato a Pietrasanta (Lu) nel 1938, è stato professore ordinario di Vulcanologia e Geotermia all’Università di Roma Tre. Si è laureato e ha svolto la parte principale delle sue ricerche all’Università di Pisa, dove dal 1975 al 2001 ha ricoperto la cattedra di Vulcanologia. Dal 1995 al 2001 è stato Sottosegretario di Stato per la Protezione Civile. In tale veste ha coordinato gli interventi in occasione di numerose emergenze (alluvione Versilia 1996, terremoto Umbria-Marche 1997, frane di Sarno 1998, alluvioni centro-nord 1999 e 2000, eruzione Etna 2001). Ha promosso una nuova organizzazione di Protezione Civile, privilegiando la previsione e prevenzione dei rischi e sviluppando un nuovo modello di intervento per le emergenze. È stato Direttore del Progetto Finalizzato Geodinamica del CNR che ha condotto le prime sistematiche ricerche sul rischio sismico e vulcanico in Italia portando anche alla classificazione sismica del territorio nazionale. Ha fondato e diretto il Gruppo Nazionale per la Vulcanologia del CNR, che ha promosso lo sviluppo delle reti di monitoraggio dei vulcani attivi italiani e la predisposizione di piani di emergenza in caso di eruzione. Nel 1983 ha coordinato i primi interventi di controllo di una colata lavica dell’Etna e nel 1991-’92 ha realizzato la prima deviazione totale di una colata lavica che era giunta alla periferia del paese di Zafferana Etnea. Ha ricoperto numerosi incarichi scientifici anche in organismi internazionali (Chairman del Volcanology Network dell’European Science Foundation; Membro del Comitato tecnico-scientifico dell’ONU per la riduzione dei rischi naturali; Vice-presidente dell’International Association of Volcanology). Ha ricevuto numerosi premi scientifici nazionali e internazionali, tra i quali il Wager Prize (1975) dell’ “International Association of Volcanology” per le ricerche di vulcanologia in Dancalia, il Sasakawa Prize delle Nazioni Unite per gli studi sulla mitigazione dei rischi naturali nei paesi in via di sviluppo (1991), la Soloviev Medal (1997) dell’European Geophysical Society per le ricerche sui rischi naturali. Nel 1989 ha ricevuto la laurea Honoris Causa in fisica dall’Università di Bologna. È autore di oltre 300 pubblicazioni scientifiche.