Il trasgressore ha dovuto pagare una percentuale sul denaro contante eccedente la soglia consentita
Nei giorni scorsi i funzionari dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli (ADM) di Perugia in servizio presso l’Aeroporto Internazionale “San Francesco d’Assisi”, congiuntamente ai militari della Guardia di Finanza, a seguito di controlli effettuati sui bagagli a mano di un passeggero extracomunitario residente in Umbria e in arrivo dal Regno Unito, hanno rinvenuto circa 11.400 euro di valuta non dichiarata.
Il trasgressore si è avvalso dell’istituto dell’oblazione previsto dalla vigente normativa di settore, con pagamento immediato di una percentuale sul denaro contante eccedente la soglia consentita di 10.000 euro.
Dogane, la nuova normativa sul denaro contante
Con l’occasione ADM ricorda che a partire dal 3 giugno 2021 è entrato in vigore il nuovo Regolamento UE 1672/2018 relativo al controllo sul denaro contante in entrata e in uscita dall’UE. Tale normativa conferma il limite della soglia dei 10.000 euro (compresi) oltre la quale si rende obbligatoria la prevista dichiarazione doganale valutaria. L’importo è calcolato sulla base del denaro contante al seguito del passeggero e anche sulla base di assegni, assegni turistici (traveller’s cheque), titoli al portatore, ordini di pagamento senza aver specificato il beneficiario, e, per la prima volta, anche sulle monete d’oro con un tenore in oro di almeno il 90%, lingotti d’oro, pepite, aggregati con tenore in oro di almeno il 99,5% (cd. oro 24 carati), carte prepagate non nominative non collegate a un conto corrente.
Resta quindi costante, pur in presenza di un ridotto traffico aereo a causa dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, l’attività di vigilanza delle Dogane nel contrasto dei fenomeni illeciti transfrontalieri, a tutela degli interessi dell’Erario.