C’erano anche degli umbri a Stoccolma, quando nel pomeriggio di ieri, 7 aprile, un camion si è lanciato tra le persone che affollavano il centro della capitale svedese prima dell’inizio del weekend causando 4 morti e una quindicina di feriti. Un giorno non casuale evidentemente nella mente dei terroristi che hanno messo in atto la consueta strategia del terrore che colpisce a caso nel mucchio proprio quando le potenziali vittime sono maggiormente indifese, ma sopratutto secondo un collaudato schema di attacco terroristico che ha già fatto vittime in europa, Francia e Germania per prime, e poi ultimamente anche in Inghilterra.
Il Gruppo proveniente dall’Umbria, come riporta oggi in un articolo di cronaca il quotidiano Il Messaggero, era composto da 11 persone tutte di Todi. Tra queste anche Alessandro Degli Esposti, direttore sportivo e responsabile del settore giovanile della Maceratese, il quale racconta di essersi trovato con alcuni dei suoi amici del gruppo proprio ad una decina di metri dai grandi magazzini del centro di Stoccolma dove è accaduto il fatto. Degli Esposti ricorda di aver sentito degli spari e aver visto un uomo incappucciato che prima ha rubato un camion che trasportava birra e poi, con lo stesso mezzo, si è lanciato sulla folla che gridava.
In questa situazione di panico e fuggi fuggi generale, gli umbri presenti sul luogo dell’attacco terroristico sono riusciti ad allontanarsi per fare rientro a piedi dopo alcune ore in albergo mentre l’altra parte del gruppo non presente in centro, era impegnata in un’altra zona della città per una visita turistica. Difficili anche le comunicazioni tra loro, ma alla fine tutti si sono ritrovati, anche se le misure di controllo sono ancora adesso di massima allerta e impongono a tutti di rimanere in albergo. Uno dei terroristi infatti (poi fermato poche ora fa dalla polizia svedese), si era dato alla fuga subito dopo l’attacco ed il pericolo di ulteriori gesti terroristici era davvero elevato.
Coinvolta anche la ballerina umbra di Assisi, Martina Verbeni, che mentre era intenta a bere un caffè in un locale del centro prima di recarsi in teatro, si è ritrovata nel pieno della tragedia, fortunamente potendo nascondersi dentro ad una stanza dello stesso locale dove si trovava. Anche lei si è dovuta poi fermare all’interno del Caffè per molte ore dopo l’attentato, per motivi di sicurezza.
Al momento non è dato sapere come e quando gli umbri potranno rientrare in Italia, anche se la cosa più importante è che nessuno di loro è stato coinvolto direttamente dal tragico fatto.