Un “attacco biologico” nella Pinacoteca di Città di Castello. Non si tratta di un film o di una produzione indipendente ma di una vicenda finita pure al centro di un’interrogazione di Andrea Lignani Marchesani (Castello Civica).
Tutto sarebbe partito dall’opera “Deposizione di Cristo dalla Croce” di Raffaellino del Colle, presente nel museo tifernate e “prestata” alla Fondazione Cassa di Risparmio di Forlì per la mostra “Maddalena, il mistero e l’immagine”, aperta dal 24 marzo al 23 giugno scorsi nel Museo San Domenico della città romagnola.
Nel momento dell’imballaggio per il ritorno a Città di Castello, all’interno dell’opera sono stati rilevati insetti xilofagi mentre, in un successivo sopralluogo, a fine agosto, è stato accertato un vero e proprio attacco biologico a più opere della Pinacoteca, particolarmente concentrato in alcune sale.
Lignani nel suo documento scrive come “la difficoltà di individuare preventivamente la presenza allo stato larvale di questo tipo di tarli, non esenti da trattamenti preventivi anche al fine di evitare tali attacchi con fori ampi e altamente dannosi“. Il consigliere sottolinea anche come, con una determinazione dirigenziale (la n° 1188 del 18 ottobre), sia stato affidato un incarico ad un professionista per la stesura di una relazione tecnica a riguardo, “per un importo di 1350 euro”.
Lignani Marchesani vuol dunque sapere dalla giunta “se l’attacco biologico possa essere messo in correlazione al prestito alla mostra forlivese, per ipotetici cambi di microclima che possano aver accelerato il passaggio dallo stato larvale degli insetti xilofagi; se siano state messe in atto in passato azioni preventive per evitare simili attacchi potenzialmente molto dannosi per le opere d’arte della Pinacoteca; se l’attacco biologico interessi l’intero museo o solo alcune stanze, quanto siano importanti i fori prodotti e i danni arrecati alle opere, oltre che i tempi effettivi di manutenzione di quest’ultime e la spesa potenziale risolvere e prevenire la problematica”.