Dopo il duro attacco di rifondazione comunista (qui il comunicato) il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo e il presidente della provincia, Feliciano Polli, hanno condiviso un documento nel quale difendono Monsignor Paglia: “Con riferimento all’intervento del Vescovo di Terni, Narni e Amelia, Mons. Vincenzo Paglia, in occasione del consiglio provinciale straordinario del 29 agosto scorso, ci sembrano infondate le critiche che gli sono state mosse. Le considerazioni espresse da Mons. Paglia si affiancano, infatti, alle nostre preoccupazioni e al nostro impegno per il futuro del territorio, con giudizi negativi espliciti sui provvedimenti del Governo sui temi all’ordine del giorno del consiglio.
Molte delle argomentazioni e delle valutazioni espresse dal Vescovo non sono nuove e appartengono al dibattito in atto in città e nel territorio tra le forze politiche e sociali, con apporti e contributi tesi all’individuazione di soluzioni utili alla ripresa e allo sviluppo del territorio. Vengono, peraltro, da persona fortemente legata alla città e il cui impegno ha portato risultati rilevanti quali, ad esempio, quelli recentemente raggiunti sulla ricerca con le cellule staminali. Cogliamo l’occasione, inoltre, per sottolineare l’importante impegno della stessa diocesi sulle tematiche di grande rilievo sociale quali quelle dell’accoglienza, attraverso la Caritas, degli immigrati provenienti dal Nord Africa e, tramite il fondo di solidarietà della Ceu, dell’assistenza alle famiglie disagiate.
L’attuale situazione particolarmente difficile dal punto di vista della crisi (cassa integrazione, disoccupazione, in particolare giovanile), della chimica, della siderurgia, del tessuto economico e imprenditoriale e, più in generale, dello sviluppo richiama tutti, nella ricchezza della dialettica e della libertà delle opinioni, all’impegno a cercare soluzioni da condividere e realizzare concretamente.
Questa esigenza, particolarmente sentita e urgente, vale anche per il riordino complessivo del sistema istituzionale del Paese (Comuni, Province o città metropolitane, Regioni, Stato centrale) e della riforma endoregionale dell’Umbria.
Senza una rapida soluzione di questi problemi è messa in discussione la stessa tenuta del Paese e, per quanto ci riguarda, la possibilità della nostra regione di raggiungere livelli adeguati di sviluppo. Tutto questo, che potremmo sintetizzare in un grande sforzo per la ricerca del bene comune, richiama ciascuno alle proprie responsabilità, alla tolleranza, al rispetto delle opinioni.”
Attacco a Paglia: dopo le accuse di rifondazione, Di Girolamo e Polli difendono Monsignore
Sab, 03/09/2011 - 12:36