In vacanza con una coppia di amici nel cuore dei boschi tra Umbria e Toscana. Poi il sospetto agghiacciante: che l’anziano titolare della struttura, che ricade nel territorio di confine tra il Trasimeno e la zona di Mercatale, abbia commesso atti di violenza sessuale sulle bambine. La vicenda, delicatissima, è arrivata davanti al Tribunale di Perugia, dove il giudice ha stabilito che scattino una serie di accertamenti peritali di cui si occuperà una specialista di Spoleto con la formula dell’incidente probatorio.
Ma nessuna domanda diretta, potrà essere posta alle bambine, il togato è stato chiaro. Si tratterà di perizie tese ad accertare lo stato psicologico delle minori che non potranno in alcun modo essere “guidate” verso le risposte, ed in seguito, anche i genitori delle bambine incontreranno la specialista.
Perché in questa vicenda non ci sono al momento altre testimonianze oltre alle lacrime di una madre, disperata per quanto teme sia successo alle figlie. Secondo l’accusa l’uomo nel giardino vicino ai giochi per i bambini, nel periodo delle vacanze di Pasqua di quest’anno, avrebbe carpito la fiducia di entrambe le minori, e poi le avrebbe palpeggiate. Attenzioni che sarebbero state rivolte inizialmente alla maggiore delle due bambine e poi alla più piccolina.
Accuse che l’indagato respinge con forza tramite il proprio legale, avvocato Michele Iacomi. L’anziano, ottantenne, nega ogni addebito e ritiene che semplici gesti di affetto, siano stati interpretati e piegati ad un’interpretazione del tutto falsa.