Riceviamo e pubblichiamo nota integrale di Ati3 (nella foto il direttore Galilei) in replica alle accuse da part del Movimento 5 stelle di Foligno e dal Wwf. “Una campagna di falsità del Wwf Umbria sul biodigestore di Foligno”. Venerdi sera, intanto, i comitati del “no” si incontreranno per discutere.
“Il biodigestore di Foligno da realizzare a Casone per la produzione di biometano, sullo stesso sito ove oggi è un impianto di compostaggio da rifiuti organici autorizzato dalla Regione per 55000 tonnellate dal 1994, non è altro che un impianto più moderno, più sicuro ambientalmente, più economicamente vantaggioso per i cittadini di Foligno e dei Comuni dell’ATI3 che pagano il servizio rifiuti ed è considerato quanto di più corretto ed ecologico a livello europeo per le politiche del recupero dei rifiuti e la produzione di energie rinnovabili. Le tonnellate trattate dal nuovo impianto saranno max 50.000 quindi meno di quelle attuali autorizzate.
L’impianto ha il sostegno della Regione Umbria, dei 22 Comuni dell’ATI3 che lo hanno deliberato dopo una partecipazione nei consigli comunali e con i cittadini, delle associazioni dei consumatori, di primarie organizzazioni ambientaliste.
Ci domandiamo allora come mai una organizzazione che dovrebbe essere apolitica e apartitica quale il WWF di Foligno affiancando il movimento 5 stelle di Foligno ha scatenato una campagna diffamatoria di allarmismi e di menzogne? Forse perché vuole nascondere il tentativo del sindaco di Roma di portare i rifiuti romani in Umbria e fare anche di Foligno la pattumiera di Roma? Come mai il Wwf Dell’Umbria – Foligno non ha mai detto una parola in questi anni sui due biodigestori privati che sono in funzione a Terni?
Forse perché il biodigestori di Foligno, unico in Umbria di iniziativa pubblica da fastidio a qualcuno?
Il WWF di Foligno ha scritto che il biodigestore è una industria insalubre. Falsità totale dal momento che nel D.M. del 1994 su un elenco di decine di impianti il biodigestore non è minimamente nominato. Il WWF di Foligno ha scritto che il biodigestore porterà circa 8.000 camion annui sulle strade verso Casone dimenticando di dire che già dal 1994 sono circa 7.500 i camion che entrano-escono dall’attuale impianto di compostaggio di Casone. Quindi nessun aumento di traffico in un sito tra l’altro vicinissimo alla vecchia Flaminia ove annualmente passano circa 60.000 camion che il WWF non ha mai contestato. Il WWF DI FOLIGNO HA SCRITTO CHE IL BIODIGESTORE SAREBBE PERICOLOSO PER LA SALUTE E IL MOVIMENTO 5 STELLE HA PROPOSTO AL POSTO DEL BIODIGESTORE,CIOE’ UN IMPIANTO SUPER CONTROLLATO E SUPER SICURO CON EMISSIONI ODORIGENE ZERO, ADDIRITTURA UN COMPOSTAGGIO DOMESTICO DEI RIFIUTI ORGANICI CON NESSUN CONTROLLO DELLE AUTORITA’ AMBIENTALI E CON EMISSIONI ODIORIGENE CASA PER CASA CON CONSEGUENTE SVILUPPO ALTAMENTE PROBABILE E INCONTROLLATO DI BATTERI CHE METTERA’ A SERIO RISCHIO LA SALUTE DEI BAMBINI, FOLIGNATI IN PRIMO LUOGO.
Come Istituzioni e come Gestore Vus spa del servizio pubblico dei rifiuti dell’ATI3 invitiamo tutta la cittadinanza a vigilare e diffidare della campagna di menzogne da parte di soggetti che dovrebbero difendere l’ambiente e contrastare interessi privati e che invece cercano di carpire la buona fede dei cittadini per tutt’altri fini.
Facciamo presente poi che con il biodigestore di Casone i cittadini di Foligno conferiranno i propri rifiuti organici tramite il gestore Vus ad un costo di circa 70 euro a tonnellata cioè mediamente 30 euro in meno del costo che pagano altri cittadini ad esempio dell’area ternana-orvietana. Ed anche questo può non fare gli interessi di qualcuno!
Quanto poi all’invito dal sapore calunniatorio (che sarà portato all’attenzione della Magistratura) di ricevere insegnamento dalla interdittiva antimafia alla Gesenu di Perugia (gestore a maggioranza privata) ricordiamo al WWF di Foligno che nel nostro territorio non ci sono gestori privati dei rifiuti come a Parma o a Roma dove governano i 5 Stelle.
Il prossimo mese di settembre ogni cittadino sarà completamente informato contro menzogne ed allarmismi interessati per favorire qualche soggetto politico invece degli interessi della collettività,con i dati ufficiali delle istituzioni (ARPA UMBRIA) preposte alla tutela ambientale, sui vantaggi e sulla sicurezza tecnica e ambientale di impianti come questo che sono all’avanguardia in Europa.