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Ater, ecco il piano per affrontare l’emergenza abitativa in Umbria

Redazione

Ater, ecco il piano per affrontare l’emergenza abitativa in Umbria

Lun, 15/12/2025 - 19:06

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Presentato il Piano industriale di Ater Umbria 2026-2030, quello con cui si intende affrontare l’emergenza abitativa.

Le strategie e gli obiettivi contenuti nel documento sono stati presentati alla stampa a Palazzo Donini. Presenti, la presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti; Fabio Barcaioli assessore alle politiche della casa della Regione Umbria; Federico Santi presidente di Ater Umbria; Andrea Napoletano direttore generale di Ater Umbria. Presenti numerose autorità civili e militari, i rappresentanti del Cda, i dirigenti e i funzionari dell’Ente.

Punti cardine del Piano sono l’incremento del patrimonio abitativo, riqualificazione energetica e sostenibilità, rigenerazione urbana, digitalizzazione, innovazione gestionale e servizi all’utenza.

PATRIMONIO, NUOVI ALLOGGI E RIPRISTINI

Il patrimonio immobiliare ATER contrasterà l’emergenza abitativa con il finanziamento di più di 430 alloggi (tra ristrutturazioni e nuovi), con tempi di consegna distribuiti lungo l’arco di Piano con un investimento di cacirca 147 milioni di euro (Fondi Europei, nazionali e Ater).

RISPOSTA ALL’EMERGENZA ABITATIVA E BANDI

Il ripristino della quasi totalità degli alloggi non locabili (circa 1270 unità) potrebbe soddisfare circa il 30% della domanda proveniente dal territorio umbro (circa 4200 nuclei che hanno presentato una domanda di un alloggio popolare e sono in attesa).

I bandi per il canone concordato metteranno a disposizione alloggi per la cittadinanza. Inoltre, in base alla delibera del CdA di Ater del 9/12/2025, saranno resi disponibili circa 40 ulteriori alloggi.

Il numero di alloggi in ristrutturazione che la nuova Governance ha trovato, al suo insediamento, nel monitoraggio al 30/03/2025, era di 81, questo numero è salito a 153 nel monitoraggio del 30/10/2025 realizzando, così, un aumento dell’89%. Nonostante il grande sforzo economico profuso per questo risultato molto positivo, servono maggiori fondi per risolvere questo problema strutturale.

RELAZIONI CON I LOCATARI E CONTRASTO AL DISAGIO

Ater Umbria si impegnerà, con le iniziative di Piano, ad azzerare la percentuale delle chiamate inevase (target 100%, ad oggi 80%) con l’obiettivo di rafforzare la relazione con i locatari e incrementare il livello di soddisfazione degli utenti e la qualità del servizio erogato.

Il servizio di assistenza all’utenza gestirà il 100% delle segnalazioni provenienti dagli utenti fornendo feedback in tempo reale ai locatari attraverso sistemi di comunicazione digitale (es. mail, sms).

Ater ha l’obiettivo di promuovere un insieme di iniziative sociali per rafforzare coesione, solidarietà e presidio nei condomini, prevenendo conflitti e intercettando fragilità sociali come ad esempio “Ater ti ascolta” che permetterà di istituire uno sportello sociale itinerante (con mezzi camper aziendali).

Il portale dei servizi di Ater Umbria è destinato ad evolversi in un vero e proprio sportello digitale, attraverso il quale i locatari potranno accedere in modo semplice e centralizzato a un’ampia gamma di servizi e riducendo la necessità di dirigersi verso gli uffici dell’Ente

EFFICIENTAMENTO DEL PATRIMONIO

Ater partecipa ai bandi regionali per gli efficientamenti energetici dei propri immobili, e sta lavorando assiduamente alla definizione della Missione M7 I17 del PNRR dedicata all’efficientamento dell’edilizia residenziale pubblica.

Ater sta lavorando a studi e analisi dedicati all’attivazione di Comunità Energetiche e Conto Termico 3.0 con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita all’interno degli immobili, la sostenibilità ambientale degli immobili e ridurre i costi energetici per Ater e i locatari.

“Quello di oggi – ha detto la governatrice Stefania Proietti – è l’inizio di un cammino importante per l’Umbria perché il tema della casa continua a essere una delle questioni più delicate nel Paese e da troppo tempo pesa sulla vita delle famiglie. Il Piano industriale di Ater Umbria è una buona occasione per invertire un trend che vede crescere il bisogno abitativo senza che l’offerta riesca a tenere il passo. La Regione intende accompagnare questo lavoro con una visione che metta al centro famiglie, giovani, anziani e tutte le persone che chiedono stabilità e luoghi adeguati alle proprie esigenze. È un percorso che vogliamo compiere insieme, rafforzando la collaborazione tra istituzioni e Ater affinché ogni intervento sia all’altezza delle sfide sociali ed economiche che abbiamo davanti”.

L’assessore Fabio Barcaioli ha detto di essere soddisfatto del lavoro svolto da Ater Umbria: “Grazie all’impegno del presidente Santi, del direttore Napoletano e del nuovo Consiglio di Amministrazione, che ha portato avanti un lavoro pienamente coerente con l’indirizzo tracciato dalla Regione e con un’attenzione costante agli obiettivi che ci siamo dati. In questi mesi ci siamo impegnati affinché appartamenti in ottime condizioni, pur disponibili, venissero finalmente assegnati a chi ne aveva diritto, offrendo così nuove opportunità a chi ha bisogno di una casa. L’obiettivo è migliorare la qualità dell’abitare intervenendo sulle barriere architettoniche e garantendo ambienti salubri, sicuri e adeguati alle esigenze di chi li vive, con un’attenzione particolare al social housing come strumento di inclusione e sostegno per chi affronta gravi difficoltà. Il Piano rafforza questo percorso e conferma l’impegno della Regione a tutelare il diritto all’abitare per tutte e tutti”.

Per il presidente di Ater Umbria Federico Santi “nel piano industriale c’è l’Ater del futuro. E’ un passo importante per affrontare l’emergenza abitativa. Il documento è fatto per risolvere questo problema partendo dai quasi 1300 alloggi che sono sfitti. Stiamo cercando di rispondere a questa emergenza conservando quello che è stato atto fino ad oggi, perché sui 430 alloggi che noi portiamo oggi come una risorsa per risolvere il problema, ce ne sono sicuramente 150 sui quali noi abbiamo messo dei finanziamenti nuovi, ma appunto ci sono anche tutti gli altri che erano state messi in cantiere prima, grazie al PNRR, Pnc e altre iniziative come il Pinqua. Insomma, una sinergia di operazioni che oggi portano ad una risposta importante. Altro passo è il miglioramento dei servizi ai cittadini che andranno sul digitale, quindi saranno molto più smart e più facili, perché ci è sembrato normale cercare di puntare sul fatto che il nostro possa essere anche un sito di servizi che dia delle risposte e nel quale i cittadini possono interagire direttamente, ormai questa è la direzione obbligatoria per tutte le amministrazioni”.


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