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Ateneo al voto – Moriconi “Le idee nuove ce le abbiamo noi – Siamo il cambiamento con i capelli bianchi”

(And. Fio.) Franco Moriconi, Preside della Facoltà di Medicina Veterinaria, ha presentato la sua candidatura alle elezioni per il Rettorato dell'Università di Perugia. Lo ha fatto ieri mattina alle 11:00 nella conferenza stampa tenutasi al centro sportivo universitario “Bambagioni”. La scelta del luogo è dovuto a una promessa elettorale di Moriconi: se verrà eletto, trasformerà il centro in uno spazio ricreativo per docenti, studenti e personale amministrativo. Ma anche in uno spazio fruibile da tutti i cittadini di Perugia.

La sfida a Bistoni del 2007. “Per parlare di questa candidatura”, ha esordito l'attuale Preside di Medicina Veterinaria, ” bisogna tornare al 2007 quando decisi di sfidare Bistoni per affermare questioni come il confronto e la pluralità delle prospettive nei confronti dell'Università; era ed è urgente un profondo cambiamento del sistema di governo di questo ateneo”.

Più trasparenza, collegialità e merito: “Il nuovo siamo noi”. Tra le proposte di Moriconi c'è quella di una maggiore trasparenza dell’operato dell’Ateneo attraverso la realizzazione nuova web bacheca. L'accesso consentirà la consultazione delle informazioni circa l'ateneo. “In questo nuovismo dilagante, anche se con i capelli bianchi, voglio sottolineare che le idee nuove ce le abbiamo noi. Idee pulite e di sostanza” ha dichiarato il Preside di Medicina Veterinaria riassumendo il suo programma in tre parole: trasparenza, collegialità e merito.

Il Cescor. Moriconi ha promesso che entro la fine dell'anno se venisse eletto, costituirebbe nel pieno sue possibilità il Cescor (Centro sviluppo e coordinamento della ricerca). L'obiettivo é quello di supportare la ricerca nazionale ed internazionale, creare uno spazio di valorizzazione per la ricerca di filiera, per dare possibilità di accedere ai finanziamenti a tutti i ricercatori, anche quelli che hanno più difficoltà a ottenerli. Anche Franco Cotana, professore ordinario di fisica tecnica alla Facoltà di Ingegneria che ha parlato di come sia necessario per l'ateneo cambiare mentalità: ” Il Cescor, è una task force che vogliamo mettere in campo, un'organizzazione di fundraising che tutte le università americane hanno. Con una attenta razionalizzazione delle risorse e una collaborazione più forte con le imprese potremmo avere sia i soldi per la ricerca, sia per l'avanzamento di carriere di almeno 100 associati che potrebbero diventare associati lasciando così spazio ai ricercatori di avanzare nella loro carriera; ma se ci limitiamo a gestire il turnover , gli associati non avranno mai la speranza di diventare ordinari”.

Guardare all’Europa. La costituzione di dottorati internazionali ed europei, della laurea magistrale a doppio titolo e del potenziamento della lingua inglese in tutto l'ateneo sono argomenti presenti nel programma di Moriconi, così come l'internazionalizzazione: ” è parte integrante del nostro programma e spenderemo gran parte del nostro lavoro per raggiungere questo obbiettivo”. Anche Cotana ha parlato dei bandi dell'Unione Europea sino ad oggi ignorati: “Ci sono milioni di euro che aspettano di essere presi con programmi che, con le idee ci portino dal mondo del petrolio a quello della Green economy. Non cogliendo queste opportunità perdiamo ogni anno 8 miliardi dei 18 che versiamo all'UE. Per fare domande abbiamo bisogno di un'organizzazione che ora non c'è”.

Moriconi ha parlato anche degli studenti: “Dobbiamo dare fiducia e prospettiva ai giovani che troppo tempo questo ateneo ha soffocato e negato. Bisogna stimolare la voglia appartenere all'Università e ai nostri studenti, docenti e personale far dire con orgoglio” ho vissuto, studiato e mi sono laureato a Perugia”.

Ambulatorio per i fuori sede e asili per i figli dipendenti. Moriconi ha proposto anche l'istituzione di un ambulatorio per gli studenti fuori sede: “Era stato creato con l'aiuto del Prof. Rossi, ma ora è scomparso”. Ma si pensa anche alla creazione di asili per i neonati dei dipendenti e soprattutto ad una nuova dislocazione delle segreterie: “Io credo nella velocità dei tempi , nella concretezza delle soluzioni e nella collegialità, solo così potremo uscire dal limbo nel quale ci troviamo”.

Parola d’ordine semplificazione. Alla conferenza stampa è intervenuto anche Fabrizio Figorilli, docente di diritto amministrativo nella Facoltà di Giurisprudenza, che ha posto l'attenzione sulla riforma dell'amministrazione: “E’ da lì che parte tutto, c'è bisogno di una semplificazione normativa , i regolamenti vanno sfoltiti, dobbiamo sforzarci di ritornare alle coordinate necessarie per una amministrazione efficace ed efficiente. Ci vogliono regole certe e chiare. A quanti di noi è servito, almeno una volta, portare avanti un procedimento? È impensabile che ogni utente venga rimpallato da un ufficio a un altro, il sistema va rivisto e va adeguato rispetto a quanto la normativa nazionale ci spinge a fare. Figorilli ha parlato anche dell'istituzione di sportelli unici se Moriconi verrà eletto”, e di come sia necessario: “Inaugurare un nuovo corso nel personale, non è possibile andare avanti per compartimenti stagni, la sfida del merito può e deve passare attraverso la forte valorizzazione del personale”.

La questione del “+2”. Moriconi alla domanda se userà o meno l'opzione “+2″(che consente ai docenti settantenni di rimanere per un paio d'anni), ha risposto: “Dipende da una serie di fattori. La legge lo consente, se ci fossero delle eccellenze, e delle carenze (per esempio si potrebbe rinnovare se fosse l'unico docente disponibile per una materia) lo faremmo rimanere. Ma tutto dipende dal reperimento delle risorse, se ci sono si possono aprire questi discorsi. È ovvio che se la permanenza del docente in questione garantisse più benefici del suo abbandono, la questione neppure si porrebbe”.

Nonsolo Perugia. Moriconi non ha parlato solo di Perugia: “Terni per noi è una realtà consolidata. Ho difeso strenuamente nella commissione regolamenti di ateneo che Terni venisse definito polo e non centro . E per polo intendo Terni e Narni, visto che lì abbiamo 1500 studenti. Così come Assisi, lo stemma dell'Umbria. Per Perugia è un ottimo biglietto da visita avere un corso di laurea in economia del turismo nella città di S. Francesco. “L'attuale preside della Facoltà di Medicina e chirurgia ha infine dichiarato: “Tutto quello che abbiamo detto è scritto nel programma perché credo nel motto ‘verba volant scripta manent’ e credo anche che ogni sei mesi dovranno essere fatte delle verifiche di percorso circa il nostro programma , se c'è bisogno di cambiare lo faremo perché, ‘errare humanum est, perseverare autem diabolicum’ “.