L’amministrazione comunale di Assisi continua l’impegno diretto e concreto nella diffusione della cultura nelle scuole. A sostenerlo è l’assessore Veronica Cavallucci che ha aderito al progetto della cooperativa Fare dal titolo “Ateatroragazzi” che, giunto alla XVII edizione, è riconosciuto come un progetto culturale significativo e di spessore perché ha lo scopo di avvicinare le giovani generazioni alle più alte espressioni artistiche attraverso percorsi di didattica della visione.
Fra i percorsi didattici di questa edizione di Ateatroragazzi, uno dei più attesi è stato quello di giovedì 15 febbraio, in replica matinée, quando quasi 1.000 studenti hanno avuto la possibilità di assistere a uno spettacolo straordinario, il musical Billy Elliot, proposto in stagione al Teatro Lyrick dall’Associazione ZonaFranca. Le scuole hanno risposto con entusiasmo all’iniziativa e alla replica riservata saranno presenti gli istituti del territorio (I.C. Assisi 1, I.C. Assisi 2, I.C. Assisi 3) e una parte dei posti in platea sarà riservata alle classi provenienti da fuori comune. Lo spettacolo “Billy Elliot” è tratto dall’omonimo film di Stephen Daldry, e con le musiche di Elton John, è un musical dal respiro internazionale entrato nel cuore di tutti coloro che credono nei sogni e amano l’arte della danza. Ma oltre all’amore per il ballo, lo spettacolo tratta i valori dell’amicizia e della determinazione che caratterizzano il protagonista, Billy, ragazzino pieno di talento che nella bigotta e austera Inghilterra vuole diventare a ogni costo e a ogni prezzo un ballerino. E’ in sintesi la storia del danzatore di talento che ha fatto e fa sognare intere generazioni di ragazzi.
“Un evento coinvolgente, il protagonista è un esempio di ragazzo che sogna di coltivare la sua passione per il ballo – spiega l’assessore alla cultura Cavallucci – e proporlo ai nostri ragazzi è per l’amministrazione comunale motivo di vanto e di orgoglio. Siamo convinti che spettacoli del genere debbano essere veicolati in tutte le sedi, compreso le aule scolastiche, perché rivestono un significato anche didattico oltre che artistico”.