Anche nell'ultima seduta è mancato il numero legale per approvare il bilancio: la Regione ha dato tempo fino al 15 giugno
Dopo la nuova seduta in cui è mancato il numero legale per approvare il bilancio dell’Atc3 dell’Umbria e a due settimane dalla scadenza oltre la quale si procederà al commissariamento, secondo la diffida inviata dalla Regione, il presidente dell’Ambito, Giovanni Montani, ha inviato una lettera aperta a tutti i cacciatori della provincia di Terni.
Cari amici cacciatori e agricoltori dell’intera provincia di Terni,
come sapete, dallo scorso mese di febbraio sono stato eletto presidente del nostro Ambito
Territoriale di Caccia Ternano-Orvietano n.3. Non appena insediatomi ho da subito cercato di
ricomporre discordie annose fra i vari rappresentanti dell’associazionismo che compongono
il comitato di gestione da me presieduto, molte delle quali riguardano questioni personali
che poco o nulla hanno a che vedere con l’interesse di tutti noi soci cacciatori.
La situazione che ho ereditato è, come sapete, profondamente ingessata: la mancanza di
una guida esecutiva ha impedito di procedere ai ripopolamenti, così come di approvare il
bilancio preventivo 2024 che per legge deve essere licenziato entro il 31 dicembre dell’anno
precedente. Allo stesso modo, al momento, non è possibile attingere alle risorse dell’ATC
per partecipare a bandi e progetti di interesse collettivo, così come non ci si può avvalere
della preziosa collaborazione dei tecnici faunistici per la gestione della selvaggina stanziale,
tanto gli ungulati quanto la nobile.
Ebbene, nella seduta di ieri del nostro comitato di gestione si dovevano approvare – al
secondo tentativo – proprio il bilancio preventivo 2024 e, contestualmente, il consuntivo 2023.
Purtroppo, ancora una volta, il comitato non ha potuto procedere con le proprie attività
previste dallo statuto nell’interesse di tutti voi cacciatori e agricoltori a causa della mancanza
del numero legale, previsto dal regolamento 6/2008 e successive modifiche e integrazioni. In
pratica, ovviamente giustificati, sono risultati assenti per la seconda volta di fila i
rappresentanti di Federcaccia, parte di Confagricoltura, Italcaccia, Arcicaccia, Arcipesca,
WWF, Endas e uno dei delegati della Regione Umbria. In altre parole, la metà dei
rappresentanti dei portatori di interesse dell’ATC non ha potuto o – forse – voluto partecipare
all’attività principale del nostro ente, senza la quale ogni altra azione ci è preclusa. Il tutto
nonostante la lettera di diffida da parte della Regione Umbria, pervenutaci a metà maggio e
che ci intima di procedere all’approvazione dei bilanci entro il 15 giugno prossimo.
Permane, pertanto, la situazione di blocco completo di ogni attività dell’Ambito. Come
rappresentante legale dell’ente ho ritenuto doveroso comunicare l’accaduto, per trasparenza
e serietà.
Sui motivi delle assenze, reiterate, a causa delle quali il numero legale continua a mancare
determinando la paralisi completa dell’Ambito, ognuno sia libero di trarre le proprie legittime
considerazioni.