Dopo i tentativi di elezione e la nomina di Montani da parte della Regione, al presidente mancano i numeri per il bilancio
Non c’è pace per l’Atc3, ancora senza bilancio, dopo le settimane attese prima per provare ad eleggere il presidente e poi per l’incarico dato dalla Regione a Giovanni Montani (in quota Anci).
Con il Comitato di gestione spaccato a metà e dopo i tentativi del presidente Montani di recuperare il fronte critico, sull’asse Federcaccia – Arci, alla seduta in cui si sarebbe dovuto approvare il bilancio dell’Ente si sono presentati solo in 7: lo stesso Montani, Novelli (Anlc), Angelici (Anuu), Basili (Confagricoltura), Ceci (in quota Regione) e i due rappresentanti della Cia, Agabiti e Stramaccioni. Rispetto ai 10 voti della cordata che aveva, pur con qualche perplessità, accettato la scelta della Regione, sono mancati dunque altri tre rappresentanti. Fuori, insieme ai rappresentanti di Federcaccia, Arci Caccia, Italcaccia e Coldiretti, gli ambientalisti, l’altro rappresentante di Confagricoltura ed anche Lucci e Masserini, nominati in quota Regione Umbria.
L’Atc3 del Ternano – Orvietano, dunque, dopo i tentativi di eleggere il presidente andati a vuoto, il tempo che la Regione si è preso per la nomina e i giorni in cui Montani ha provato a recuperare una maggioranza, resta ancora privo di operatività, nonostante le scadenze che interessano cacciatori e agricoltori. A questo punto, si attende la decisione della Giunta regionale per arrivare al commissariamento, a meno che le associazioni non arrivino a una forma di compromesso. Ipotesi resa più difficile dal clima di campagna elettorale.