Il cambio deciso in Federcaccia sui suoi membri all’interno dell’Atc3 del Ternano agitano le acque in seno al Comitato di gestione dell’Ente commissariato, dopo l’ultimo “impantanamento” politico, e nella stessa associazione.
Al posto di Alessandro Lucci e Riccardo Posati sono stati infatti indicati alla Regione Manuele Luciani e Roberto Romani, quest’ultimo protagonista, all’interno del precedente Comitato di gestione, della battaglia all’ultimo voto con il rappresentante di Libera Caccia, Massimo Novelli, che, senza un vincitore, aveva portato prima al tentativo della presidenza Montani e poi al commissariamento, con la gestione affidata a Claudio Carletti.
Federcaccia sembra dunque puntare ancora su Romani anche per le nuovo elezioni della futura presidenza, con la cordata che preferisce una continuità con le precedenti gestioni, cosa che rischia di aprire nuovamente un braccio di ferro con le associazioni venatorie che avevano prospettato un nuovo corso, Libera Caccia e Anuu. Ma soprattutto, nell’immediato questa virata ha creato malumori all’interno di alcuni esponenti della Federcaccia, a cominciare dai “dimissionati” Lucci e Posati.
Qualcuno aveva legato a questa scelta anche le dimissioni di Daniel Tramontana dagli incarichi associativi negli organi della Sezione Provinciale Cacciatori e di Federcaccia Umbra. Dimissioni che però sono state dettate da impegni personali e professionali (notizia aggiornata lunedì 3 marzo).
Insomma, in attesa che anche la Regione scelga i propri membri all’interno del Comitato di gestione, la strada per la nomina del tormentato Atc3 dell’Umbria torna a farsi irta di polemiche e potenziali trappole.