Il presidente dell’Atc2 del Perugino, Marco Loreti, ha comunicato il Piano di ripopolamento invernale per 2024 approvato. Con 672 lepri, 1860 fagiani e 804 starne.
La riduzione delle lepri immesse rispetto alla scorsa stagione, spiega il presidente, è dovuto alla mancata partecipazione dei soggetti interessati ad una delle procedure di evidenza pubblica indetta dall’Atc la scorsa primavera. Accogliendo la proposta della maggioranza delle associazioni venatorie presenti alle riunioni, si provvederà alla consegna di 138 capi che andranno preventivamente all’interno delle Art, delle Zrc di nuova costituzione e di quelle che necessitano di una ricostituzione della popolazione. Per la parte restante, la ripartizione dovrà essere fatta tenendo conto delle riduzioni dei piani e delle priorità.
Le associazioni venatorie dei singoli comuni sono state invitate a consegnare all’Atc entro il 12 gennaio i piani di immissione, con la divisione degli animali per località.
Le proteste ad Assisi
Ma in diversi territori i cacciatori non ci stanno. Come ad Assisi, dove lamentano il 56% di animali in meno destinati al ripopolamento, non ritenendo valide le motivazioni scritte nelle comunicazioni dell’Atc. Visto che negli altri Ambiti la carenza di animali per le immissioni non c’è.
I cacciatori di Assisi in una nota chiamano in causa direttamente il presidente e i componenti l’ufficio di presidenza “estranei al mondo venatorio” per non aver compreso l’importanza di rispondere in pieno alla richiesta di selvaggina in base al piano lanci stilato negli anni precedenti.
Ricordando che i cacciatori sono anche “sentinelle per il territorio” evidenziano come mai, negli anni della presidenza di Calabresi, si era verificato che l’Atc2 non avesse selvaggina a sufficienza. Eppure, in tutto il territorio nazionale non sono stati trovati abbastanza animali.