Terni

“Atc 3, nulla è cambiato” nuovo appello di Libera Caccia e Anuu

Nonostante la sentenza sui danni erariali passata in giudicato – con la conferma anche in Cassazione su chi aveva tentato di eccepire l’incompetenza della Corte dei conti sugli Ambiti territoriali di caccia – le spese dell’Atc Umrbia 3 del Ternano finiscono ancora nel mirino. Il consigliere regionale del M5s Thomas De Luca ha presentato un’interrogazione sulle modalità di erogazione dei rimborsi “in modalità bancomat”. Certo irrituale per un organismo che, come confermato dalla Cassazione, ricevendo anche denari pubblici deve seguire determinate procedure di rendicontazione.


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Il braccio di ferro sulla rendicontazione

Proprio sulla rendicontazione la scorsa estate si era svolto un braccio di ferro all’interno dell’Atc3. I rappresentanti di Libera Caccia e Anuu, insieme a quelli di Coldiretti e Confagricoltura, si erano infatti rifiutati di firmare un bilancio considerato non trasparente. Rinvii che avrebbero dovuto portare – secondo quanto auspicato dai rappresentanti contrari alla gestione del presidente Fontanella – al commissariamento dell’Atc3 da parte della Regione.

Poi il voto anche dei rappresentanti delle associazioni agricole, che ha portato alle immediate dimissioni dei componenti di Confagricoltura e uno della Coldiretti, mentre un secondo della Coldiretti è stato sollevato dall’incarico. Così come è stato rimosso dal proprio incarico il rappresentante della Libera Caccia, Massimo Novelli. Che insieme a quello dell’Anuu, Ottavio Angelici, aveva eccepito questioni relative a spese e rimborsi, segnalandole alle autorità competenti in assenza di adeguati chiarimenti richiesti al presidente dell’Atc. Novelli e Angelici lamentano di essere stati esclusi dalla vita politica dell’Atc, senza ricevere più la documentazione sulla gestione.

Le spese contestate

Oltre alle spese per le quali è stato accertato danno erariale, si lamenta il proseguire nelle pratiche di rimborso ad alcuni volontari e componenti del Comitato Atc. Oltre alle modalità, appunto, attraverso prelievi bancomat. Ma le contestazioni riguardano anche l’erogazione di somme di denaro a dipendenti per lo svolgimento di lavori per i quali non avrebbero titolo (Rup, Enac). E poi c’è la questione che ha portato alla vertenza sindacale di una dipendente.

La Lega: azzerare i vertici Atc 3

I rilievi di chi si oppone all’attuale gestione dell’Atc non riguardano solo gli aspetti contabili. Nel mirino è infatti finita anche la gestione caccia e contenimento alla specie cinghiale.

I consiglieri regionali della Lega Mancini e Puletti chiedono di azzerare i vertici dell’Atc 3. Richiesta che le segreterie regionali di Libera Caccia e Anuu hanno formalizzato all’assessore Morroni. Ma all’Assessorato regionale, sembra dopo un consulto con i tecnici, si è deciso di non intervenire.

L’appello di Libera Caccia e Anuu

“Si tratta di una scelta politica – tornano ora alla carica i presidenti umbri di Libera Caccia e Anuu, Lando Loretoni e Vladimiro Boschi – rispetto ad una vicenda sulla quale la Regione non può continuare a chiudere gli occhi. Tanto più che le modalità di gestione non sembrano essere cambiate per garantire la necessaria trasparenza. Ma soprattutto – evidenziano Loretoni e Boschi – crediamo che le vicende di questi mesi abbiano fatto venire meno la necessaria serenità ed il clima di fiducia per una corretta gestione dell’Atc 3 nell’interesse dei cacciatori, degli agricoltori e dell’intera comunità locale. Per questo – concludono – ci appelliamo perché finalmente la questione dell’Atc del Ternano venga affrontata”.