Il 2018 per Acciai Speciali Terni conferma quel percorso di miglioramento avviato negli ultimi due anni fiscali. I numeri raccontano più di ogni parola la crescita dell’Azienda: l’utile è passato dagli 87 milioni dello scorso anno ai 98 del 2018. La produzione di acciaio liquido è salita a 1.018.200 tonnellate (+59 mila tonnellate), la produzione per vendita a 911.000 tonnellate (+50 mila tonnellate), mentre lo spedito è salito a 890.100 tonnellate (+ 41.000 tonnellate). Gli investimenti sono risultati pari a 35,1 milioni. Un anno in cui AST ha dovuto affrontare sfide e cambiamenti significativi, all’interno di una vera e propria trasformazione della fabbrica.
L’utile conferma che la strategia intrapresa è quella giusta, che il riposizionamento di AST sul mercato globale sta portando i suoi frutti e che l’azienda opera in relativa serenità, nonostante il 2018 sia stato, per tutto il mercato siderurgico, un anno particolarmente complesso, a partire dall’introduzione dei dazi statunitensi sull’acciaio provenienti dall’Asia, che ha esposto l’Europa al rischio di divenire il luogo di approdo per milioni di tonnellate di prodotto asiatico, che non trova più sbocco sui mercati del nord America. Un rischio serio che si aggiunge ad un altro pericolo che grava sull’industria siderurgica italiana: il prezzo dell’energia.
Nonostante un quadro complessivamente poco favorevole, – evidenzia Ast in una nota – sono stati raggiunti risultati positivi, migliorando la produttività, intervenendo sulle inefficienze e proseguendo il percorso avviato a settembre 2016 con il miglioramento continuo, puntando con decisione alla qualità e all’innovazione. In questi anni sono aumentati i controlli e migliorati i processi di acquisto, privilegiando la puntualità delle consegne e riducendo in maniera importante il numero dei reclami. Sono state ottimizzate procedure e processi produttivi, con strumenti aziendali fortemente innovativi per la siderurgia. Risultati raggiunti grazie alla qualità dei nostri prodotti, alle competenze di migliaia di lavoratori e a tutti i singoli fattori che permettono alla nostra produzione di mantenere livelli di eccellenza, senza mai dimenticare che l’alto livello raggiunto è il frutto dei tanti anni di lavoro e di sperimentazione che ci portiamo alle spalle.
In Prefettura il rinnovo del protocollo su salute, ambiente e sicurezza
La consapevolezza che la sicurezza sul lavoro è un obiettivo di tutti, e il riconoscimento della centralità della Acciai Speciali Terni quale polo produttivo primario per l’economia ternana, sono i due elementi alla base del rinnovo del protocollo d’intesa fra la st, le Istituzioni e le organizzazioni sindacali per promuovere ed attuare un sistema pianificato e coordinato che garantisca sempre più elevati livelli di sicurezza e di salute dei lavoratori, nonché di tutela dell’ambiente.
L’accordo parte dalle intese sottoscritte nel 2008, nel 2010 e nel 2014 e si fonda su una verifica congiunta dei risultati raggiunti e delle prospettive per lo sviluppo di ulteriori collaborazioni ed iniziative.
Un lavoro importante che mira a costruire una logica di rete per il rafforzamento della cultura della prevenzione e della vigilanza antinfortunistica, nel rigoroso rispetto delle competenze e attribuzioni di ciascun soggetto, ma anche nella costante ricerca dei possibili spazi di collaborazione fra pubblico e privato a tutela della sicurezza sul lavoro e dell’ambiente.
Lo spirito dell’accordo è quello di considerare la sicurezza sul lavoro come un prodotto complesso che non si esaurisce nell’osservanza delle procedure e delle disposizioni di legge o nel sistema dei controlli chiamato a vigilare sulla loro corretta applicazione, ma richiede anche un impegno sui fattori che possono condizionarla: la cultura della prevenzione, la formazione, l’informazione, la ricerca e l’organizzazione. Da qui la consapevolezza di dover attivare forme sempre più virtuose di comunicazione e interazione fra azienda e sindacati, ma anche fra azienda e Istituzioni, in modo da poter sostenere e orientare quotidianamente le migliori prassi possibili a fini di prevenzione.
Hanno sottoscritto il protocollo Regione, Provincia e Comune capoluogo, Vigili del Fuoco, Azienda USL Umbria 2, Inail, Ispettorato Territoriale del Lavoro, Arpa, Acciai Speciali Terni, Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Fiom-Cgil, Fim-Cisl, Uilm-Uil, Fismic, Usb.