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Ast Terni venduta a Thyssen, Commissione Antitrust dà nulla osta / Angelilli “Ora piano industriale” / Aggiornamento, concluso vertice di Bruxelles

Luca Biribanti

Aggiornamento ore 21.50 – Si è appena concluso a Bruxelles l`incontro promosso dal Vice Presidente del Parlamento europeo Roberta Angelilli con il dr. Gorka Navea del Gabinetto del Commissario europeo alla concorrenza, Joaquin Almunia, insieme a Thomas Deisenhofer e Massimiliano Kadar della Direzione Generale Concorrenza, a seguito del pronunciamento della Commissione Antitrust su AST avvenuto in mattinata.

Durante l`incontro è stato ribadito, come già dichiarato dal Commissario Almunia, che la priorità della Commissione era quella di arrivare senza ulteriore indugio alla definizione dell’acquirente con caratteristiche di idoneità e in grado di garantire la redditività e la continuità produttiva del sito ternano.

Nel dibattito i rappresentanti dell’ UGL Terni presenti, Francescangeli e Dimiziani, hanno evidenziato che in questi due anni di grande incertezza industriale, AST ha rischiato di rimanere ai margini della grande competizione industriale dell’ acciaio. I due sindacalisti hanno quindi richiesto, alla luce della recente approvazione del Piano Acciaio e del pronunciamento positivo dell’Antitrust, maggiori delucidazioni e rassicurazioni sul contenuto del piano industriale di Thyssenkrupp riguardo alle acciaierie di Terni, nello specifico per quanto riguarda i livelli occupazionali, il piano di investimenti, anche nel settore della ricerca, e soprattutto la garanzia che tale operazione non sia una pura speculazione finanziaria.

Rimangono le preoccupazioni riguardo i tempi di chiusura della transazione tra le due parti, i contenuti precisi e le priorità del piano industriale di Thyssen, e soprattutto quanto e come l´azienda tedesca vorrà investire e quale effettiva prospettiva aziendale garantire al sito ternano. Intanto però, dai rappresentanti del Gabinetto Almunia sono giunte rassicurazioni sull´impegno di Outokumpu a mantenere le situazioni economiche e i volumi produttivi fino a quando la vendita con Thyssen non sarà conclusa. Altra nota positiva, ancora una volta è stato ribadito che anche il Tubificio è parte integrante dell´accordo.

La Commissione ha ribadito che con il via libera di oggi si conclude l´iter normativo da parte delle istituzioni comunitarie, fermo restando che l´organo esecutivo dell´UE continuerà a vigilare affinché gli impegni presi siano rispettati in tempi brevi e non si ripetano le lungaggini del passato.

“L´incontro di oggi – commentano Dimiziani e Francescangeli – rappresenta il primo passo di un cammino lungo e difficile che ci vedrà sempre più protagonisti, soprattutto considerando che da domani lo stabilimento di Terni sarà per Thyssenkrupp un sito prioritario per il rilancio della produzione dell’acciaio. Continueremo a monitorare tutti i prossimi passaggi in maniera unitaria e compatta, vigilando soprattutto su eventuali ripensamenti o modifiche strategiche al piano industriale presentato”.

“Nell’incontro di oggi, la Commissione, pur ribadendo il riserbo sul piano industriale e sulla strategia futura, ha confermato che la soluzione Thyssen era quella che offriva più garanzie ad AST. Ciononostante, restano molti punti critici su cui occorre la massima vigilanza delle istituzioni nazionali e locali, nonché delle organizzazioni sindacali. Per questo manterremo un filo diretto con la Commissione europea per seguire step by step sia le evoluzioni della trattativa AST, sia l’avvio del Piano Acciaio indispensabile strumento per rilanciare gli investimenti nel settore siderurgico, per puntare sulla ricerca, per affrontare il problema dei costi dell’energia che rischiano di compromettere la competitività delle nostre imprese nel mercato globale”, dichiara il Vicepresidente del Parlamento europeo Roberta Angelilli.


“La cessione di Ast da Outokumpu a Thyssen non crea problemi di concorrenza poiché la nuova impresa risultante dalla concentrazione continuerà a far fronte a una serie di concorrenti credibili” – con questa motivazione l'Ue ha dato il via libera ufficiale alla cessione delle acciaierie ternane a Thyssen dalla multinazionale finlandese Outokumpu. La notizia era già stata confermata dagli esponenti italiani del parlamento europeo nei giorni scorsi, ma nella mattina di oggi ha trovato la sua veste ufficiale a Bruxelles. Il vicepresidente della Commissione Europea Antitrust, Joaquin Almunia, si è detto soddisfatto della scelta dell'Europa, per essere riusciti a “trovare la soluzione più veloce e idonea, che garantisca competitività al sito siderurgico ternano e, allo stesso tempo, sia garanzia di un mercato tra competitors credibili”.
Il passaggio di Ast a Thyssen ha incontrato il favore anche del vicepresidente del Parlamento Europeo, Roberta Angelilli, che, in una nota, precisa: “Come annunciato la Commissione Europea ha dato il via libera alla riacquisizione di Acciai Speciali Terni da parte di ThyssenKrupp. Importanti le dichiarazioni del Commissario Almunia che ha ribadito che è fondamentale proteggere la redditività delle acciaierie di Terni, nel rispetto delle regole sulla concorrenza”. La vicepresidente chiede che venga posta massima attenzione al piano industriale che i tedeschi attueranno negli stabilimenti ternani, visto che questo era il grande nodo da sciogliere, già ai tempi in cui erano in gioco più multinazionali, ma di nessuna si conosceva il PI.
“Quello di oggi è un buon punto di partenza – continua l'Angelilli – adesso attendiamo di analizzare con estrema attenzione il piano industriale di ThyssenKrupp affinché si trasformi in azioni concrete volte al rilancio del sito di Terni a livello internazionale. Con gli incontri che partiranno oggi pomeriggio a Bruxelles vogliamo che la Commissione europea si renda parte attiva, garantendo la continuità aziendale e produttiva delle acciaierie e scongiurando qualsiasi ipotesi di operazione finanziaria di mera facciata”.
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