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Ast Terni, sindacati “Azienda in confusione, lavoro e sicurezza a rischio”

In Ast c’è confusione, parola di sindacati. In una nota diffusa nella giornata di ieri, i coordinamenti delle Rsu di fabbrica continuano a denunciare atteggiamenti poco trasparenti e dannosi per gli operai. Eppure, sempre nella giornata di ieri, il Sole24 aveva dato un quadro piuttosto positivo del riassetto Ast, definendo il polo ternano come il miglior performer di Thyssen e già in linea con quanto stabilito nell’accordo del 3 dicembre 2014 al Mise.

Qui la prima contraddizione con quanto invece affermato dai sindacati che continuano a “valutare con preoccupazione l’attuale situazione di confusione che insiste all’interno dell’azienda, dovuto sostanzialmente agli effetti realtivi alle scelte unilaterali che dal nostro punto di vista, rischiano seriamente il raggiungimento degli obiettivi insieme prefissati nell’accordo del 3 dicembre al Mise”.

Le preoccupazioni dei sindacati sono rivolte principalmente alla gestione della turnazione che spesso verrebbe organizzate con  “informazioni non corrette e tempestive”.

“In diverse aree dello stabilimento – continua la nota – c’è un continuo e massiccio ricorso al lavoro straordinario, a volte anche programmato, per garantire la marcia degli impianti, reparti che svolgono manutenzioni in giorni di fermo per raggiungere i piani mensili e altre aree dove invece la manutenzione non viene svolta in pieno, a diversi spostamenti di personale senza salvaguardarne la professionalità”.

Oltre a questa grave accusa di scarsa manutenzione “Le Rsu di Ast denunciano continui cambi di organizzazione all’interno dei reparti, con lo spostamento di lavorati da un ente all’atro senza una logica precisa”.

Mentre l’ad Lucia Morselli prosegue magnis itineris la ristrutturazione aziendale, le Rsu puntano il dito proprio su questo aspetto e definiscono il riassetto “carente in molti aspetti, sia organizzativi che di personale. Continuiamo a ribadire con forza che gli assetti occupazionali attuali sono insufficienti a garantire la sicurezza dei lavoratori e dei loro diritti, oltre a mettere in discussione il raggiungimento degli obiettivi”.

Tutto è pronto dunque per l’incontro del 7 luglio presso Confindustria tra i vertici Thyssen e i sindacati che, qualora non venissero chiarite le questioni denunciate “valuteranno tutte le azioni necessarie da intraprendere”.

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