Categorie: Gallery Politica Terni

Ast Terni, seduta straordinaria consiglio comunale

Aggiornamento ore 19,00 – Nella seduta di questa mattina è stato approvato anche un atto di indirizzo del gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle avente per oggetto la difesa >del polo siderurgico ternano e istituzione dell’area di crisi complessa Terni – Narni.

Attraverso questo atto il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e la Giunta a:

 – sollecitare Governo, rappresentanze parlamentari nazionali ed europee, istituzioni locali a perseguire i punti in premessa all’interno dei tavoli di rispettiva competenza.

– ad attivare i competenti organi in merito alle procedure per l’istituzione e il finanziamento dell’area di crisi complessa Terni-Narni, già precedentemente approvata in sede di consiglio regionale, richiedendo l’implementazione di strutture di controllo sulla trasparenza, l’efficienza e sull’utilizzo dei fondi.

– ad aprire un tavolo tecnico in Consiglio comunale, con il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati, al fine di sviluppare e condividere proposte in merito della predetta area di crisi complessa.

Nell’atto si citano dieci punti cardine da perseguire per una concreta visione del futuro del polo siderurgico ternano.

DIGNITA’
Nessuna trattativa sui licenziamenti. Nessun taglio sulla sicurezza dei lavoratori.
Ottimizzazione dei cicli produttivi e redistribuzione della forza lavoro anche attraverso un progetto di crescita integrata dei dipendenti all’interno dell’azienda, con specializzazione sempre maggiore delle mansioni e delle professionalità, volta a creare on site capacità tecniche di altissimo livello e know how umano di valore inestimabile.

STRATEGICITA’
Il polo siderurgico di Terni deve essere dichiarato sito strategico per l’industria italiana. Un peso credibile nella trattativa da parte dello Stato può esistere solo se all’arroganza del muro contro muro si risponde con una possibilità di riacquisizione da parte dello stato attraverso il Fondo Strategico nazionale. L’acciaieria esiste a prescindere dai tedeschi. Nessuno smantellamento delle società controllate e dei marchi di qualità riconosciuti in tutto il mondo come quello del Tubificio.

MERCATO
L’industria deve operare nel mercato e sul mercato, ma questo deve essere autenticamente trasparente. Proteggiamo l’acciaio europeo con politiche attive, come fanno gli altri players globali. Rifiutiamo la logica finanziaria delle multinazionali con un piede dentro ed uno fuori la Ue. Riportiamo la direzione commerciale in azienda.

DOMANDA
Sostegno alla domanda europea e nazionale degli acciai speciali di qualità, l’acciaio made in Italy.
Valorizzazione del prodotto di qualità attraverso l’ imposizione di standard normativi e di produzione ferrei e inoppugnabili, sopratutto negli appalti pubblici, volti all’ utilizzo di materiale creato con le migliori tecnologie e nel pieno rispetto delle direttive di salvaguardia ambientale e di sicurezza.

MATERIE PRIME
Introduciamo dazi verso quei Paesi che limitano l’esportazione di rottami tenendone artificialmente alto il prezzo, creiamo un mercato europeo dell’acciaio. Creiamo un mercato europeo efficiente e trasparente dei rottami.

ENERGIA
Reintegriamo nel circuito AST il nucleo idroelettrico di Terni, che ha una potenza complessiva di oltre 650 MW, portando al massimo le capacita di impianti e strutture, ricreando quella storica simbiosi fra energia idroelettrica e acciaio. L’acciaio di Terni, l’unico acciaio del mondo fatto con energia pulita.
Applicazione della direttiva 2009/125/CE e delle sue prospettive di salvaguardia energetica e ambientale, e riduzione dei consumi di materie prime, per divenire leader nel mondo di una produzione fatta nel cuore verde d’Italia, il nostro vero marchio di qualità.

AMBIENTE
Investimenti attraverso i fondi europei destinati alla siderurgia e all’innovazione ambientale come l’implementazione delle migliori tecnologie a disposizione in materia di abbattimento polveri; controlli della produzione e minimizzazione delle emissioni attraverso la pianificazione di una Strategia Impatto Zero; sperimentazione e adozione di soluzioni di riciclo dei residuati delle scorie verso una chiusura totale del ciclo; elettrificazione delle linee ferroviarie.

INTEGRAZIONE
Difesa dell’integrazione del sito e sviluppo e incentivazione di nuove filiere locali per la produzione dei prodotti finiti.

INFRASTRUTTURE
Inserimento all’interno del decreto “Sblocca Italia” dell’immediata realizzazione del raddoppio ferroviario Orte – Falconara e della superstrada Terni – Orte – Civitavecchia. Apertura dello svincolo Terni Est – Acciaieria.

RICERCA
Ridiscusisone delle quote di partecipazione nel C.S.M. (Centro Sviluppo Materiali, da sempre in sinergia con la ricerca e l’ innovazione di AST), ritorno ad una collaborazione diretta con gli istituti tecnici, professionali e scientifici per formazione diretta sui processi produttivi e delle innovazioni in campo siderurgico e ambientale legato all’ industria. Creazione di una fondazione universitaria e di una federazione di atenei per lo sviluppo di corsi universitari sull’innovazione tecnologica, su Rifiuti Zero e sulla bioeconomia. Creazione di borse di studio Italiane ed Europee, finalizzate alla ricerca on site su processi produttivi, progetti pilota e gestione d’ impresa all’ avanguardia.

IL CONSIGLIO COMUNALE DI TERNI IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA

 – a sollecitare Governo, rappresentanze parlamentari nazionali ed europee, istituzioni locali a perseguire i punti in premessa all’interno dei tavoli di rispettiva competenza.

– ad attivare i competenti organi in merito alle procedure per l’istituzione e il finanziamento dell’area di crisi complessa Terni-Narni, già precedentemente approvata in sede di consiglio regionale, richiedendo l’implementazione di strutture di controllo sulla trasparenza, l’efficienza e sull’utilizzo dei fondi.

– ad aprire un tavolo tecnico in Consiglio comunale, con il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati, al fine di sviluppare e condividere proposte in merito della predetta area di crisi complessa.

– Si richiede votazione per l’immediata eseguibilità dell’atto.

————————————————————————————–

“Chiederei un minuto di silenzio per Enrico Pezzanera, l’operaio morto pochi giorni fa sul posto di lavoro”.
Così il presidente del consiglio Giuseppe Mascio apre la seduta straordinaria che si è tenuta questa mattina alle ore 9 presso la sala conferenze di Palazzo Spada.

Si è discusso di un nuovo atto d’indirizzo sull’evoluzione della situazione dell’Acciai Speciali Terni in relazione alle posizioni emerse per la trattativa in corso, che è stato presentato dai gruppi della maggioranza e illustrato dal consigliere Andrea Cavicchioli.

Di questo nuovo atto, su proposta del presidente Mascio, si è discusso stamani. Oltre a criticare le posizioni dell’azienda, mettendone in risalto le carenze nelle politiche commerciali e industriali, giudicate strutturalmente inadeguate, nell’atto illustrato da Cavicchioli – anche sulla base di quanto rappresentato dalle associazioni sindacali – si propongono alcune alternative concrete.
Molti i consiglieri in sala che sono intervenuti, tra cui Melasecche Enrico, il neoeletto Pasculli Federico, Renato Bartolini, Andrea Cavicchioli e Michele Pennoni, che hanno sostenuto i punti caldi del nuovo atto discusso questa mattina.

L’atto si focalizzava sulle seguenti tematiche:
• condizione indispensabile per ogni azione commerciale e finanziaria tendente al recupero di competitività del sito è il mantenimento e successivamente lo sviluppo dei volumi, onde evitare un immediato effetto economico negativo.
• Aumentare la partecipazione al consumo italiano ed europeo di acciaio inox stimato nel 2015 con crescita del 6%, con politiche produttive e commerciali adeguate che tengono conto delle criticità e delle opportunità evidenziate.
• Aumentare la capacità di produzione di “freddo” con lo spostamento della linea a freddo LAF 5 da Torino con incremento di circa 60.000 tonnellate di produzione in questo settore.
• Acquisto ed installazione di un nuovo laminatoio a “freddo” con un ulteriore aumento di produzione di “freddo” di circa 90.000 tonnellate.
• Mantenere ed implementare la produzione dei fucinati con una capacità di penetrazione nel mercato corrispondente alle esigenze dello stesso.
• Confermare il quadro di riferimento occupazionale tenendo conto dell’ultimo accordo che ha previsto l’uscita di 150 unità.
• Conservare l’autonomia operativa delle società controllate per sviluppare la massima flessibilità verso l’esigenze del mercato con politiche commerciali conseguenti.
• Sviluppare processi di ricerca in grado di ottimizzare le produzioni anche tramite verticalizzazioni.
• Ottenere il medesimo trattamento concesso ad altre aziende energivore per la fornitura di energia elettrica.
• Nell’ambito del potenziamento ed ammodernamento infrastrutturale del Paese, inserire come priorità operativa da realizzarsi con tempi certi il completamento del tratto viario Orte-Civitavecchia e l’attuazione di progetti che riguardano i collegamenti ferroviari con l’Adriatico e l’ottimizzazione dei servizi della piastra logistica Terni-Narni e del centro intermodale di Orte.

Infine è stato chiesto, oltre a impegnare il sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo e la Giunta a sostenere le proposte e i contenuti dell’atto, ad impegnarsi e attivarsi per la costituzione di un fondo a sostegno dei lavoratori della città di Terni, alimentato anche da contributi dei Parlamentari e dei rappresentanti istituzionali ai vari livelli con le forme che saranno stabilite e con le modalità operative che dovranno prevedere obiettivi e forme di gestione condivisi, come segno tangibile di solidarietà e di supporto.