Aggiornamento ore 16.10 – Finita da poco tempo la riunione tra i vertici di Ast e i rappresentanti delle Rsu con la decisione dei sindacati di ritirare lo sciopero che sarebbe dovuto iniziare il prossimo 20 gennaio. Dopo una lunga discussione, con toni a volte decisamente accesi, si è trovato un accordo che ha scongiurato lo sciopero dei lavoratori: secondo quanto è stato possibile apprendere, infatti, le richieste avanzate dalle Rsu sono state accolte dai vertici aziendali che hanno concesso, nel periodo delle consuete fermate mensili di gennaio e febbario, la possibilità di recarsi sul posto di lavoro per attività di formazione o di usufruire della cassa integrazione ordinaria.
Nell’ambito della discussione è anche stato ribadito che occorre ‘normalizzare’ i rapporti tra azienda e sindacati e trovare soluzioni definitive sulle questioni della gestione del personale, dei turni lavorativi e della sicurezza, tutte questioni che sono sempre rimaste criticità aperte negli stabilimenti di Viale Brin. Secondo i sindacati, infatti, è necessario trovare un equilibrio che metta fine alla continua incertezza che le situazioni contingenti costringono lavoratori e i loro rappresentanti. Tuttavia, i delegati delle Rsu, hanno valutato positivamente l’incontro con i vertici aziendali, sia perché è stato salvaguardato il salario degli operai, sia perché si è creata una ulteriore possibilità di confronto con Ast.
————————-
Il possibile stato di agitazione dei lavoratori dell’Ast di Terni è stato proclamato questa mattina dalle Rsu, in seguito alla comunicazione, da parte della Thyssen, che la produzione sarebbe rimasta ferma per una settimana.
Da tempo, verso la fine del mese, l’azienda opera una fermata degli impianti della produzione di acciaio, ma questa volta, un po’ per la tempistica, un po’ per il malcontento generalizzato sulla gestione dei rapporti sindacali, le Rsu hanno deciso di proclamare uno sciopero che dovrebbe partire dalla giornata del 20 gennaio prossimo.
Secondo quanto è stato possibile apprendere, sembra che la fermata sia dovuta al mancato approvvigionamento di materie prime, a causa del maltempo che avrebbe impedito ai mezzi di trasporto di rifornire i magazzini aziendali.
Dopo essersi riuniti in assemblea, i lavoratori avrebbero deciso per uno sciopero che potrebbe anche protrarsi per più giorni, mentre Massimo Calderini, il direttore di stabilimento, ha convocato le Rsu per un incontro urgente che possa trovare una soluzione alternativa allo sciopero.