Tornano a farsi sentire i sindacati su alcune questioni interne in Ast. In particolare, le Rsu, rivendicano una maggiore chiarezza sulla gestione del personale e su tutti quegli aspetti che regolano buone relazioni sindacali; in sostanza vengono ribadite tutte quelle criticità che già erano state esposte all’indomani dell’accordo al Mise. In una nota a sigle congiunte, viene anche fatto riferimento a quanto accade in Germania, dove invece i rapporti tra direzione aziendale e sindacati sarebbero basati su trasparenza e dialogo. Alle Rsu non è andato neanche giù il richiamo dei vertici Ast ad un utilizzo più responsabile dell’informazione e pongono il primo piano il tema della sicurezza sul posto di lavoro. Leggiamo la nota:
“Le RSU di AST fermo restando quanto comunicatoci dalla D.A. nell’incontro del 7 luglio 2015, presso la sede di Confindustria Umbria, relativamente a volumi produttivi, investimenti e Relazioni Industriali, continuano a registrare una gestione corrente, che dal nostro punto di vista, può compromettere il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Le RSU di AST nello specifico, evidenziano che a distanza di alcune settimane da tale incontro, permane un’assenza di politica di governo e gestione del Personale, dovuta anche ai continui avvicendamenti avvenuti, ed è per noi un aspetto di assoluta rilevanza, che non permette il consolidamento di Relazioni Sindacali stabili, che hanno l’obiettivo di dare competitività e prospettiva certa ed è tra l’altro in netto contrasto con quanto avviene da tempo in Germania, come più volte fatto notare da ThyssenKrupp.
Risulta paradossale essere richiamati dall’Azienda ad un utilizzo pertinente dell’informazione ed apprendere quotidianamente dalla stampa le grandi manovre in corso, riguardanti organizzazioni interne ed assetti impiantistici, dove tra l’altro non viene minimamente tenuto conto dei necessari aspetti professionali e formativi e dove gli unici effetti immediati che si registrano sono tutti tesi alla instabilità, al malcontento, all’ulteriore crescita di confusione.
Le RSU di AST denunciano inoltre il massiccio e spropositato ricorso allo straordinario all’interno delle Aree, non garantendo a una parte di Lavoratori, la piena possibilità di rispetto dell’utilizzo di istituti come ferie/par. Al contempo, si chiede in modo vincolante ad altri Lavoratori lo smaltimento costante di tali istituti. Tutto ciò permette con evidente sofferenza di mantenere il trend produttivo, ma è ovvio che risultati così ottenuti hanno una rilevanza debole e non corretta ed evidenziano ancora una volta, come da noi più volte denunciato formalmente, un’organizzazione del lavoro in molte Aree assolutamente insufficiente e sbagliata.
Le RSU di AST per quanto sopra detto, rivendicano la ripresa di un confronto complessivo sugli argomenti esposti, al fine di trovare soluzioni condivise per il bene di tutti.
Le RSU di AST ritengono che tale andamento, qualora persista nel tempo, possa seriamente e concretamente compromettere la stabilità del Sito, mettendo continuamente in difficoltà i Lavoratori ed esponendoli pericolosamente a rischi in termini di sicurezza ed incolumità personale. Ed è ovvio che in assenza di volontà da parte dell’Azienda a confronti più puntuali e specifici su tali temi, noi ci vediamo costretti ad alzare il livello dell’azione, avviando i necessari processi di mobilitazione”.