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Ast Terni, reazione M5S alle parole dell’Ass. Giacchetti “PD unico responsabile”

Il Movimento 5 Stelle non ha preso molto bene le parole dell’ Assessore Giacchetti, che nel Consiglio Comunale del 10 gennaio avrebbe puntato il dito sul Movimento riguardo alle dichiarazioni del Sen. Martelli (sopra il video) che avrebbe parteggiato per la chiusura  dell’Ast Terni.

Ecco la reazione del Movimento, con le parole del consigliere comunale Thomas De Luca:

Di fronte alle dichiarazioni deliranti dell’Ass. Giacchetti  rilasciate durante l’assemblea comunale del Partito Democratico del 10 Gennaio riguardo ad una fantomatica posizione del M5S sull’AST espresse dal Sen. Martelli in un suo intervento in Senato in cui ‘avrebbe’ caldeggiato la chiusura del sito, non è possibile non ricordare che esiste una sola forza politica che nel corso degli anni ha agito, portando l’AST sull’orlo del baratro. Quelle riportate dall’assessore Giacchetti sono delle assolute falsità, disperato tentativo di sciaccallaggio politico, tra l’altro facilmente confutabile. Nel suo intervento reperibile facilmente in rete il Sen. Martelli esprime le sue considerazioni su numerose questioni, fra cui le problematiche ambientali e il ruolo dello stato nell’industria”.

Ma andiamo al dunque. L’accordo sbandierato come vittoria del bene sul male con l’annientamento della Morselli, alla luce degli attuali 400 posti di lavoro persi grazie alle buonuscite, sta dimostrando come gli attori istituzionali dell’accordo siano stati lo zerbino della multinazionale. L’abbandono della nave da parte di dirigenti del sindacato da sempre fedeli compagni del partito (basti pensare al convegno “Terni è come Taranto?”), che hanno preso il malloppo della buonauscita e se la sono data a gambe alla faccia di ciò che affermavano due mesi prima, è stato uno dei tanti segnali della disfatta”.

Perchè l’accordo raggiunto è solo l’ultimo stadio di un processo di totale parassitismo della politica verso la fabbrica. Il Partito Democratico non ha mai difeso e sostenuto la ricerca e lo sviluppo, in totale sudditanza ai vertici regionali del partito. Ha invece avallato lo smantellamento della facoltà di ingegneria a Pentima, un letale depotenziamento dell’Università ternana al fine di non costituire mai un soggetto che potesse costituire una minaccia di concorrenza all’ateneo perugino. Il Partito Democratico non ha fatto nulla per rimuovere la mancanza di competitività sul fronte energetico sviluppando un vero piano a servizio del tessuto industriale”.

Facile dare la colpa agli ambientalisti, ma davvero si vuole far credere che in cambio della chiusura del polo d’incenerimento, utile solo alle tasche delle lobby amiche, la costruzione di una centrale a turbogas sarebbe stata vista sfavorevolmente? Chi è stato politicamente se non il Partito Democratico ad impedire la costruzione della centrale da 800MW necessaria all’AST?Chi ha svenduto il sito idroelettrico di Terni ed ha taciuto per anni sulle decine di milioni di euro di compensazioni ambientali non versate da parte di EON? Chi ha impedito con tutte le forze ogni possibile riacquisizione da parte dello stato del sito stesso? Che fine hanno fatto i soldi del contratto d’area e del patto di territorio che avrebbero dovuto sviluppare la verticalizzazione della filiera incentivando la nascita di nuove imprese e l’arrivo di nuovi investimenti? Ci abbiamo finanziato l’inceneritore”.

“Che cosa ha fatto il Partito Democratico per risolvere una volta per tutte e in maniera definitiva la rimozione degli ostacoli infrastrutturali sia su ruota che su rotaia oltre alla rampa Terni EST, rimasta bloccata per anni grazie al veto di un deposito di carburanti? Lo Sblocca Italia si è fermato ad Orte, lasciando nel dimenticatoio il tratto fino a Civitavecchia. Che cosa ha fatto il Partito Democratico in Europa per difendere gli interessi del sito di Terni di fronte allo strapotere dei competitor globali?”.

Ha taciuto servilmente di fronte agli interessi delle grandi multinazionali europee che hanno privilegiato e sostenuto le produzioni dei loro paesi di origine. Queste sono solo alcune delle responsabilità del Partito Democratico. Una fabbrica che è stata il cuore del potere politico, allevamento intensivo di elettori e che è stata spremuta fino alla morte da parte della classe politica locale e nazionale senza nessun tipo di reale sostegno volto alla rimozione degli ostacoli della competitività. Ciò che la classe politica ternana ha saputo offrire è stato solo il colpevole e omertoso silenzio sui danni ambientali. L’unico vero pegno messo sul piatto è stata la salute dei cittadini e dei lavoratori. Il totale asservimento alla multinazionale ha nei fatti distrutto l’unico patrimonio dei ternani: la fabbrica. Ecco assessore prima di accusare il MoVimento sostenendo il falso tenga sempre presente che c’è solo un responsabile, c’è solo una forza politica che ha aperto la voragine sotto viale Brin: Il Partito Democratico”.