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Ast Terni, la situazione precipita / Renzi si allontana, Marini su Facebook “Proposte?”

“Proposte?”, così la governatrice dell’Umbria, Catiuscia Marini, esordisce su Facebook rivolgendosi ai suoi followers, dopo le 12 ore di trattative al Mise di Roma per il piano Ast.
Come a dire “noi le abbiamo provate tutte, ma non c’è stato nulla da fare, aiutateci voi”, esternazione che ha il sapore di una bandiera bianca di fronte all’ad Morselli e al management Thyssen, che, anche ieri sera, alla presenza del ministro Federica Guidi, sono sembrati irremovibili dalle loro posizioni. Certo, si potrà trattare sulla tempistica, spalmando i licenziamenti in più anni, prendendo ancora tempo, ma ‘il Cunctator’ sembra avere la situazione ben sotto controllo. Infatti la multinazionale tedesca sembra essere aperta a un possibile dimezzamento dei licenziamenti, tanto per calmare un po’ le acque, per poi riproporre la questione qualche mese più tardi.
“Nonostante gli sforzi di mediazione tra le parti, messi in atto dal Governo, la trattativa sulle Acciaierie di Terni è in una fase di stallo” – sono le parole della presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini – il nostro interesse è, e resta, quello di avere chiarezza sul Piano industriale e sugli impegni che Thyssen Krupp intende prendere in relazione agli investimenti ed ai volumi produttivi che, neanche in quest’ultima fase, sono stati indicati con chiarezza”.
“In una momento così difficile – aggiunge Marini – per noi i costi sociali del Piano industriale presentato da TK restano insostenibili e, pertanto, l’impegno delle istituzioni locali, e in primo luogo della Regione Umbria, è quello di difendere e tutelare il lavoro a Terni e in Umbria”.
“Con questa determinazione ci presenteremo nuovamente all’incontro di venerdì al Ministero dello sviluppo economico, cogliendo fino in fondo – conclude la presidente – le preoccupazioni che vengono dalla fabbrica, dai lavoratori e dai sindacati territoriali”.
In sostanza, dallo scorso 3 luglio nulla sembra cambiato. Ancora si chiede di conoscere il piano industriale, ancora si chiedono dettagli sui volumi di produzione, sul piano di investimento. Sarebbe interessante capire a cosa siano serviti i tavoli, gli incontri, le riunioni, i vertici, lunghi anche più di 12 ore se neanche il Governo riesce ad avere una minima considerazione da parte dei tedeschi.
Qualcuno aveva forse sottovalutato la situazione: qualcuno, dopo la nomina della Morselli come Ad di Trenord, pensava di essersene sbarazzato per sempre. Qualcuno ha dato per ufficiale l’arrivo di Renzi Terni sabato prossimo, ma, come già detto da TO, nulla è sicuro. Soprattutto dopo l’esito negativo del vertice di ieri. E non sembra che nel prossimo incontro di venerdì possano verificarsi cambiamenti eclatanti che possano far volgere in positivo la situazione.
L’arrivo di Renzi quindi si allontana, anche se sarebbe proprio questo il momento di metterci la faccia e assumersi le responsabilità che competono al Governo.

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