Ast Terni, Fiom contro Ministro Guidi | Marini "Parlerò con Renzi" - Tuttoggi.info

Ast Terni, Fiom contro Ministro Guidi | Marini “Parlerò con Renzi”

Luca Biribanti

Ast Terni, Fiom contro Ministro Guidi | Marini “Parlerò con Renzi”

Martedì incontro Marini-Di Girolamo, poi la parola al Presidente Del Consiglio
Ven, 22/05/2015 - 19:40

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Il Ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, aveva ha giudicato il caso delle accierie di Terni “positivo”, a margine dell’assemblea nazionale di Federcaccia ospitata dall’Eurosteel di Milano, in un momento molto delicato dal punto di vista politico e sindacale; appena due giorni fa al Gazzoli, Riccardo Marcelli della Cisl, aveva tuonato contro il Governo “L’acciaeria non è una prostituta”.  Da mesi infatti i sindacati chiedono un tavolo urgente al Mise per verificare il rispetto del patto di dicembre 2014 che, secondo i delegati delle Rsu, sarebbe continuamente disatteso dalle decisioni unilaterali dell’azienda, soprattutto in materia di ristrutturazione e riorganizzazione interna e di sicurezza sul lavoro.

Il giudizio del Ministro non è condiviso dalla Fiom che replica con una nota alle dichiarazioni della Guidi: “Come FIOM-CGIL di Terni apprendiamo con stupore, tramite dichiarazioni del Ministro allo Sviluppo Economico a mezzo di agenzie stampa, le ragioni per le quali ad oggi non è stato convocato l’incontro di verifica al Ministero stesso, come richiesto dalle organizzazioni sindacali, in merito alla vicenda AST”.

Sembra quasi di essere tornati indietro nel tempo di qualche mese, con le parti che dovrebbero essere coese in difesa degli interessi del polo siderurgico lontani nel metro di valutazione delle criticità presenti. Non è la prima volta che il Governo chiama in causa la vertenza Ast come simbolo della vittoria politica sulla multinazionale tedesca: prospettiva ampiamente smentita dalle voci sindacali che invece hanno sempre manifestato perplessità e il permanere di una situazione in cui i manager tedeschi hanno sempre il coltello dalla parte del manico.

“Alla base della non convocazione ci sembra di percepire un giudizio, da parte ministeriale, positivo rispetto all’andamento economico, produttivo ed occupazionale all’interno del Sito siderurgico e una sostanziale soddisfazione rispetto all’applicazione degli impegni presi il 3 dicembre 2015 al Mise.

Come FIOM-CGIL di Terni riteniamo al contrario indispensabile la verifica Ministeriale – continua la nota – non solo perché prevista dall’accordo stesso, ma soprattutto perché registriamo criticità, più volte pubblicamente evidenziate, sullo stato di applicazione dell’accordo e sul raggiungimento degli obiettivi in esso contenuti.

Come FIOM-CGIL di Terni pensiamo che sia utile ed indispensabile riunire i soggetti firmatari dell’accordo ed ascoltare tutti i punti di vista, non solo quello aziendale, al fine di affrontare le problematiche esistenti e garantire il consolidamento, il rilancio e lo sviluppo delle produzioni Ternane.

Rimaniamo stupiti di come si “liquidi”, a livello governativo, velocemente la vicenda AST, sintomo di una scarsa conoscenza dei problemi e dell’approssimazione politica con la quale si affrontano i temi industriali in questo paese.

Come FIOM-CGIL di Terni ci permettiamo di sottolineare che, alle porte di un voto politico regionale, non è questo il metodo per arginare il fenomeno dell’anti-politica, ormai dilagante nel paese, né tantomeno per riconquistare la fiducia dei cittadini e dei lavoratori.

Ci teniamo a precisare infine che i silenzi di alcuni e le adesioni di altri, alle unilaterali dichiarazioni aziendali, non modificheranno le radicate opinioni presenti tra i lavoratori, conseguenza di quanto loro stessi quotidianamente vivono”.

Intanto si muovono anche le istituzioni locali; Catiuscia Marini, governatrice dell’Umbria, incontrerà il sindaco di Terni il prossimo martedì per poi presentare le carte sulla scrivania del premier Renzi, che ha seguito sempre ‘da lontano’ gli sviluppi della vertenza nei giorni caldi della lotta dei lavoratori.
La presidente dell’Umbria ritiene infatti che: “ci sia la necessità di approfondite verifiche sia rispetto al piano industriale, sia per ciò che riguarda l’attuazione dei contenuti dell’accordo
faticosamente raggiunto al ministero dello Sviluppo economico nel dicembre scorso.
Rappresenterò queste nostre preoccupazioni – continua la Marini – personalmente al presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi, in occasione della presenza in Umbria il prossimo 29 maggio. Gli solleciterò, altresì, la convocazione da parte del Governo del tavolo nazionale, che abbiamo già richiesto alla Presidenza del Consiglio dei ministri, per svolgere una comune
valutazione della situazione. In quella sede, inoltre, si dovrà affrontare con la proprietà di Ast – conclude Marini – tutta la tematica connessa
alla questione ambientale e della riqualificazione agli stessi fini del ciclo produttivo di Ast”.

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