Sindacati e Ast di nuovo ai ferri corti; questa volta l’accusa diretta e precisa dalla Cgil-Fiom di Terni che, in una nota, denuncia anomalie nei rapporti tra vertici aziendali e rappresentanti sindacali.
Nonostante la Cgil riconosca risultati positivi nel raggiungere gli obiettivi commerciali fissati nel documento firmato al Mise, rimarrebbero delle zone d’ombra nei rapporti di fiducia tra le due parti.
Secondo il sindacato infatti, i manager non sarebbe disponibile a fornire le informazioni sulle modalità con le quali sta prendendo forma il nuovo assetto della multinazionale. Ecco la nota della Cgil: “Negli ultimi mesi ci siamo trovati più volte come Organizzazioni Sindacali ad evidenziare, unitariamente, delle criticità rispetto alla radicale modifica nel sistema delle relazioni sindacali ed industriali all’interno del Sito siderurgico di ThyssenKrupp Acciai Speciali Terni.
Quanto più volte detto e denunciato, in relazione alla pericolosità di tale atteggiamento che sta escludendo le Organizzazioni Sindacali ed i lavoratori nella partecipazione attiva ai processi di trasformazione aziendale, continua a verificarsi e rischia di mettere in discussione l’efficienza e la strategicità delle produzioni ternane.
Nel rispetto dell’autonomia aziendale e della libertà di impresa, non comprendiamo perché, a fronte di azioni aziendali, che sembra stiano apportando risultati positivi nella direzione del raggiungimento degli obiettivi che insieme abbiamo condiviso, si escluda volutamente il sindacato non fornendo allo stesso queste informazioni.
Allo stesso tempo riteniamo autolesionista minimizzare i problemi ancora esistenti non ascoltando quanto più volte detto, e liquidando il tutto con affermazioni banali contro le Organizzazioni Sindacali additandogli un atteggiamento vecchio e conservatore.
Come FIOM-CGIL di Terni crediamo che in una fase come questa bisognerebbe, al contrario di quanto fatto fino ad oggi, coinvolgere le OO.SS. e trasferirgli i risultati positivi ottenuti, discutere delle criticità ed insieme trovare le soluzioni per accelerare il processo di qualificazione, consolidamento e rilancio di questa impresa.
Come FIOM-CGIL di Terni riteniamo che fare questo non significa essere retrogradi e legati a sistemi di relazione vecchi, ma al contrario testimonia una reale volontà delle parti sociali e dei lavoratori di partecipare attivamente alla vita aziendale con spirito innovativo, propositivo e costruttivo.
Come FIOM-CGIL di Terni non comprendiamo come ThyssenKrupp, molto attenta alla tempestiva informazione ed al coinvolgimento continuo delle parti sociali in Germania, adotti metodi e modalità relazionali profondamente diverse nel nostro paese.
Come FIOM-CGIL di Terni, ma più in generale come movimento sindacale ternano, pensiamo di essere molto più moderni e democratici di una Multinazionale come ThyssenKrupp e dei suoi Dirigenti Aziendali che si professano Europeisti e democratici a parole, ma nei fatti compiono quotidianamente azioni di tirannia ottocentesche”.