Ast Terni, dall'Europa Almunia risponde a Tajani - Tuttoggi.info

Ast Terni, dall’Europa Almunia risponde a Tajani

Redazione

Ast Terni, dall’Europa Almunia risponde a Tajani

Le parole del Commissario europeo alla concorrenza Almunia in risposta all'interrogazione del vicepresidente europarlamentare Tajani
Mer, 10/09/2014 - 10:12

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Mentre al Mise di Roma (Ministero dello sviluppo economico) si continua a discutere e trattare sul piano industriale presentato dal colosso Thyssen per Ast, fissato per il 19 settembre il prossimo round, dall’Europa arriva la risposta del Commissario europeo alla concorrenza Almunia all’interrogazione del vicepresidente europarlamentare Tajani, il quale aveva segnalato come il ridimensionamento in questione “non rispetti le condizioni stabilite dalla Commissione”, e aveva invitato l’Europa a vigilare affinché ciò “non si traduca in un processo di deindustrializzazione”.

Secondo le informazioni attualmente in possesso della Commissione, non sembra che il piano industriale annunciato sia in contrasto con l’impegno di mantenere e sviluppare Ast come operatore forte e attivo nel mercato dei laminati a freddo. E vista l’importanza del settore per l’economia europea, la Commissione seguirà da vicino la questione”. Così Almunia ha risposto all’interrogazione di Antonio Tajani, il quale aveva anche chiesto che la questione Ast venisse affrontata dal Gruppo europeo di alto livello sull’acciaio. Per Almunia: “la prossima riunione del gruppo di alto livello sull’acciaio può rappresentare un’occasione per discutere ulteriormente della situazione dell’Ast. Prima di approvare la riacquisizione dell’Acciai speciali Terni -ha ricordato il commissario europeo- la Commissione si è accertata che ThyssenKrupp avrebbe contribuito a mantenere e sviluppare lo stabilimento ternano come concorrente forte ed attivo nel mercato dell’acciaio inossidabile laminato a freddo, nel quale erano emersi problemi di concorrenza legati all’operazione Outokumpu/Inoxum. Bruxelles è consapevole del fatto che Tk prevede un ridimensionamento delle capacità e del personale nel settore della produzione di acciaio inossidabile laminato a freddo dell’Ast ma che intende anche a riposizionare questa società nel comparto dei prodotti laminati a freddo di gamma superiore, per aumentarne la produzione al 30%. ThyssenKrupp prevede anche di aumentare del 30% la fabbricazione di tubi di acciaio inossidabile del Tubificio di Terni”.

Se le parole di Almunia da un lato possano sembrare incoraggianti, dall’altro gettano perplessità sul fatto che non si nomini, neanche per sbaglio, la produzione della parte “a caldo” di Ast, facendo riferimento solo alla parte “a freddo”. Perplessità evidenziata anche dal senatore del Partito Democratico Gianluca Rossi : “Le delucidazioni fornite dal Commissario Almunia in risposta all’interrogazione parlamentare del vicepresidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani sul piano industriale di Thyssenkrupp per l’acciaieria di Terni evidenziano ed amplificano le mie perplessità sul ruolo della Commissione Europea. AST è un sito produttivo integrato, per questa ragione è un “asset strategico” per l’Italia e l’Europa, ma le parole del Commissario sembrano non tenerlo in considerazione. Pare che l’intervento di Almunia non lo colga, quando manca di dire che è fondamentale garantire il mantenimento di un equilibrio produttivo tra la parte ‘a freddo’ e quella parte ‘a caldo’, facendo solo esplicito riferimento alle produzioni ‘a freddo’”.

“La Commissione Europea non può sorvolare su una questione così dirimente – prosegue Rossi – perché l’integrità del sito produttivo è uno dei punti nodali sin dagli albori della discussione. Rinnovo quindi la richiesta al governo italiano di sottolineare con forza agli organi comunitari che la discussione deve restare incardinata sul futuro ed il rilancio industriale del sito, tutto il resto costituisce una premessa alla sua scomparsa”.
Il senatore conclude che: “Desta un certo senso di disorientamento l’intervento sibillino del commissario Almunia, teso quasi a legittimare il piano di Thyssen proprio nei giorni in cui si sta sviluppando un confronto serrato tra la multinazionale e il governo italiano, impegnato nella richiesta di un nuovo piano industriale che preveda l’integrità, i conseguenti livelli occupazionali ed il rilancio industriale”.

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