Al tavolo tecnico che si è tenuto questo pomeriggio al Mise di Roma, per la Thyssen c’era l’ad Lucia Morselli, e questa è già una prima notizia. Dopo che Trenord aveva ufficializzato il nome della Morselli come nuovo ad infatti, c’era scetticismo sulla possibilità che potesse ricoprire i due incarichi contemporaneamente, non per questioni di incompatibilità, ma per l’anomalia della situazione. La Morselli è ufficialmente il nuovo ad di Trenord, ma non ha ancora assunto l’incarico: la sensazione è che si aspetti la fine della trattative tra Thyssen e Governo per il piano Ast per poi porre la questione in modo diretto. Con tutta probabilità la Morselli lascerà Terni per dedicarsi agli affari di Trenord, quando sarà riscritto il piano industriale per Ast, solo allora la sua missione sarà compiuta.
Questo è la soluzione più probabile che contrasta però con una dichiarazione che la Morselli avrebbe fatto nell’ambito del dibattito sulla vendita di Ast. Secondo quanto trapelato, l’ad avrebbe detto che Thyssen potrebbe anche non vendere più Ast.
L’incontro di oggi, al quale non hanno preso parte il ministro Federica Guidi e il sottosegretario De Vincenti, è stato interlocutorio per riscrivere il piano industriale per il polo siderurgico ternano, nell’ambito del quale si è appreso dell’esistenza di un tavolo specifico tra Governo, istituzioni, sindacati e vertici Thyssen.
I sindacati hanno chiesto chiarimenti in merito al fatturato, agli investimenti, volumi produttivi e in generale, lo stato di salute delle acciaierie, ma le risposte dei dirigenti Thyssen non sarebbero state esaustive e convincenti. Proseguiranno in questi giorni le riunioni delle Rsu in fabbrica, mentre il prossimo 19 settembre è previsto il prossimo round al Mise per proseguire il confronto.
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