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Ast Terni, ‘guerra’ tra sindacati | Tutti contro la Uil “Dicono il falso”

Mancano meno di 20 giorni al tavolo convocato dal Mise, ma dalle parti di Viale Brin sembra tirare aria di tempesta. Oltre alle sempre più insistenti voci che vorrebbero l’ad Lucia Morselli pronta a lasciare l’incarico in Ast per altra destinazione, forse l’Ilva di Taranto, tra i sindacati scoppia un ‘caso’, dopo il confronto tra Rsu e dirigenti aziendali di ieri.

Lo ‘scontro’ questa volta è tutto interno ai sindacati che puntano il dito contro il rappresentante Uilm, Fabrizio Blasi, ‘colpevole’, secondo Fiom-Fim-Fismi-Ugl, di aver ricostruite in modo “falso” quello che è successo in sede di riunione con i dirigenti Asrt. Il delegato della Uil, infatti, supportato dalla Uilm, aveva così ricostruito quello che è accaduto: “Il direttore del personale si è alzato ed ha abbandonato il tavolo di discussione senza dare alcuna spiegazione e ponendo un atteggiamento pregiudiziale nei confronti di chi chiede chiarezza e trasparenza nelle informazioni e nelle azioni correttive da perseguire a tutela dei lavoratori. La Rsu Ast Uilm condanna tale atteggiamento di chiusura nel fornire informazioni dovute in un corretto sistema di relazioni industriali. La Rsu Ast Uilm ribadisce la volontà mai venuta meno di instaurare un rapporto di interlocuzione con la direzione aziendale basato sulla trasparenza e non sul consociativismo ai limiti del servilismo che forse qualcuno auspica”.

A rispondere per le rime, però, non è l’azienda come ci si sarebbe potuto aspettare, ma la Fiom, la Fism, la Fismi e la Ugl che, con una nota congiunta danno una versione differente dei fatti: “Come da accordi presi in precedenza tra tutte le OOSS e la D.A. prima di tale incontro, come da nostra richiesta, quindi non su proposta aziendale come in modo falso riportato, l’ Azienda stessa ha presentato il verbale per la riapertura della CIGO essendo terminata quella prevista nel precedente accordo. Tutta la discussione sui volumi era già stata ampiamente svolta negli incontri precedenti, dove si era giunti a richiedere e ottenere il prolungamento dell’ accordo sulla CIGO. Accordo per noi fondamentale perché tutela tutti i lavoratori del sito vista la critica situazione del mercato. Motivo per il quale le RSU di FIM-FIOM-FISMIC-UGL hanno sottoscritto il verbale”.

Le perplessità: “Non si comprende per quale motivo – prosegue la nota – chi rappresenta la RSU UILM ai tavoli, non ha espresso posizioni nei suddetti incontri, come fatto da tutti gli altri, preferendo rimanere nel silenzio e affidandosi alla stampa per parlare, sottraendosi di fatto alla firma della CIGO e mettendo a rischio la copertura di 700 lavoratori. Accordo secondo noi fondamentale proprio in previsione di possibili fermate e dell’ incontro che si terrà al MISE”.

La Uilm assente alla riunione successiva: “Non è esatto affermare che l’ Azienda ha abbandonato il tavolo senza dare chiarimenti, avendo un atteggiamento pregiudiziale nei confronti di chi chiede chiarezza. La chiarezza – si legge in conclusione della nota – è da tempo che viene chiesta da tutti. La motivazione dell’abbandono del tavolo da parte dell’Azienda è scaturita successivamente ad una discussione avvenuta, che non ha niente a che vedere con l’ Accordo della CIGO ne tanto meno sui volumi futuri dello stabilimento. Motivo del contenzioso riguardava la delegazione presente al tavolo titolata ad affrontare i tempi posti nell’incontro.

Pur ritenendo sbagliato e condannando l’ abbandono del tavolo da parte dell’Azienda era necessario chiarire i motivi per il quale lo ha fatto. All’interno delle RSU vige un regolamento approvato, nel quale vengono riconosciuti ruoli e responsabilità e per tanto non è più ammissibile che sempre da parte della stessa delegazione sindacale venga disatteso tale regolamento, presentandosi ai tavoli ogni volta con persone diverse che spesso durante lo stesso incontro si inter cambiano senza poter dare corretta continuità alle riunioni, tutto a discapito dei lavoratori.

Facciamo inoltre presente che l’ Azienda nei minuti successivi ha riconvocato l’ Esecutivo di fabbrica per chiarire quanto emerso e riprendere la riunione. A tale convocazione la UILM non si è presentata dichiarando che aveva impegni di organizzazione. Risposta discutibile visto che si stava svolgendo un incontro al quale loro stessi stavano partecipando”.