Lo sciopero proclamato dalle RSU di Acciai Speciali Terni per i giorni 21 e 22 Marzo 2019, per le troppe situazioni irrisolte all’interno del sito siderurgico, ha registrato una altissima adesione da parte dei lavoratori ed ha prodotto il blocco totale delle attività produttive. Questo a testimonianza delle ragioni profonde alla base delle rivendicazioni sindacali, che sono riconosciute dai lavoratori. Lo evidenziano in una nota le segreterie territoriali dei sindacati dei metalmeccanici.
“Come segreterie territoriali, – evidenziano – esprimendo pieno e totale sostegno alla RSU per il percorso intrapreso ed ovviamente condividendo totalmente le criticità denunciate, intendiamo sottolineare l’ormai scadente e superficiale sistema di relazioni.
Il fatto che ancora ad oggi non siano stati chiariti impegni precisi sul piano industriale e sulla strategia futura di AST da parte del management, con garanzie certe su investimenti e ambiente, anziché riduzione di volumi e occupazione, è un elemento che genera incertezza per il futuro di AST, ma soprattutto per i lavoratori che alla chiusura della vertenza del 2014 hanno investito sul proprio futuro rimanendo nel sito siderurgico.
Occorre definire quantità e qualità degli investimenti, soprattutto sugli aspetti ambientali, ma anche su innovazione di processo e di prodotto. Necessita fare chiarezza sul sistema degli appalti, con particolare attenzione agli aspetti legati alle manutenzioni e alla qualità del prodotto. Bisogna stabilizzare volumi ed occupazione. Occorre redistribuire gli utili prodotti, attraverso la contrattazione di secondo livello.
Riteniamo importante che finalmente AST, dopo tanti e troppi annunci, espliciti nei prossimi giorni, anche alle organizzazioni sindacali, il progetto scorie, per approfondire realmente i miglioramenti ambientali. Un progetto richiesto da anni, rivendicato e sostenuto anche con iniziative pubbliche dalle organizzazioni sindacali.
È evidente che in una fase complicata come questa, anche per le modifiche che stanno avvenendo a livello societario di ThyssenKrupp, occorrerebbe serietà e responsabilità da parte del management di AST, che sta al contrario mostrando segni di confusione ed approssimazione in merito alla gestione di questo complicato passaggio.
Ormai sono evidenti, ed oggettivamente provate, le contraddizioni nelle scelte aziendali, contraddistinte da azioni radicalmente opposte a quanto si annuncia. Le continue e repentine modifiche, spesso contraddittorie tra loro, oltre a generare conflitto, testimoniano la mancanza di idee chiare e l’assenza di una gestione responsabile dell’insieme del Sito.
A nostro avviso occorrerebbe in questa fase un atteggiamento caratterizzato dal dialogo e dalla capacità di trovare insieme soluzioni per far fronte alle problematiche presenti. Riteniamo che il tempo degli annunci e delle disponibilità verbali sia terminato. A meno che non sia una scelta voluta, da parte del management, quella di non voler intraprendere questo percorso.
Infine, pur ritenendo tardivo l’incontro convocato al Ministero il prossimo 8 aprile, per le criticità in essere, intendiamo in quella sede chiedere impegni precisi ai soggetti presenti evitando rinvii e ulteriori dilazioni di tempi che sarebbero, per parte nostra, inspiegabili, dannose ed insostenibili”.