Ast, operai e sindacati a Bruxelles / Giovedì nuovo presidio al Mise di Roma - Tuttoggi.info

Ast, operai e sindacati a Bruxelles / Giovedì nuovo presidio al Mise di Roma

Luca Biribanti

Ast, operai e sindacati a Bruxelles / Giovedì nuovo presidio al Mise di Roma

Sette pullman pronti per il presidio a Roma / Fim "Speriamo nella nuova commissione di Junker"
Lun, 03/11/2014 - 19:33

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I 3 pullman con la delegazione di operai e rappresentanti sindacali dell’Ast sono partiti oggi alla volta di Bruxelles. Domani saranno davanti al Parlamento Europeo e alla Commissione Europea per far sentire la voce della protesta di Terni anche in Europa. Intanto per giovedì prossimo è previsto un nuovo presidio sotto al Mise e già sono sette i pullman prenotati per la trasferta romana. I leader della Cisl, in aperta polemica con la Commissione Antitrust presieduta da Joquin Almunia, puntano sulla nuova presidenza Jean Claude Junker.

Marco Bentivogli, segretario nazionale Fim Cisl, e Gianni Alioti responsabile internazionale Fim Cisl, infatti guideranno la delegazione Fim Cisl dell’Ast di Terni: “domani saremo davanti al Parlamento Europeo e alla Commissione Ue. La Commissione Antitrust Ue presieduta da Joaquin Almunia ha prima bloccato l’acquisizione di AST da parte di Outokumpu nel febbraio 2012, ha poi indebolito gli assets italiani e si è completamente disinteressata del futuro degli assets italiani che aveva invece preso l’impegno a monitorare”.

“Ci auguriamo”, aggiunge il Segretario Nazionale della Fim, “che la nuova Commissione Ue presieduta da Jean Claude Junker sia meno anti-industriale di quella uscente di Barroso. Saremo a Bruxelles affinché tutto il Parlamento Ue, i nuovi commissari, diversamente dai predecessori, Margrethe Vestager alla concorrenza e Elzbieta BienKowska all’industria comprendano che il bilancino delle concentrazioni dei produttori europei va rivisto in base ad un produttore che si aggrega e pesa sempre di più, le importazioni dai paesi extra Ue. In questo senso le limitazioni alle concentrazioni tra i produttori europei rischiano di cancellare i produttori europei se non avranno la possibilità di avere economie di scala maggiori”.
In tutte le vicende industriali italiane, dall’AST all’Alcoa, la precedente Commissione da un lato ha usato due pesi e due misure nel sanzionare i diversi paesi europei, senza nessuna visione e nessuna politica per la difesa e lo sviluppo dell’industria continentale.

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