“Ast una grande questione non solo ternana e umbra, ma anche nazionale”. Così i parlamentari del Pd Walter Verini e Anna Ascani rispondono ‘presente’ all’appello che arriva dalla Regione Umbria sulla vicenda Ast, dopo il pressing dei sindacati e la nota con cui il ceo dell’azienda, Dimitri Menecali, ha annunciato che il Gruppo Arvedi non firmerà l’Accordo di programma (termine per il quale era stata fissata la scadenza di febbraio) si non sarà inserita una soluzione “contingente e strutturale” al tema del costo dell’energia, posto dall’azienda come condizione irrinunciabile per investire sul polo ternano.
Nelle ultime ore, poi, c’è stata l’azione del sindaco Bandecchi, che ha inviato un’ispezione della polizia locale nel sito siderurgico, annunciando che sarà la prima di una serie di verifiche.
“È un momento delicato – commentano Verini e Ascani – e non possiamo perdere tempo. Noi parlamentari del Pd – annunciano – parteciperemo agli incontri per sostenere le richieste dei lavoratori, dei sindacati e la spinta della Regione. E lo faremo con le stesse motivazioni di questi anni, dopo l’acquisizione di Ast da parte del Gruppo Arvedi. Non si può indugiare: il Governo, il ministro Urso devono rispettare gli impegni e giungere alla sigla di un Accordo di programma che garantisca e ampli i livelli produttivi, l’occupazione, l’innovazione ambientale e la soluzione di problemi legati allo smaltimento”.
“In questo quadro, naturalmente – evidenziano – c’è anche il tema del costo dell’energia, che riguarda certamente Ast, l’acciaio e settori industriali energivori. Il tema delle infrastrutture dovrà essere inserito nell’accordo. Per questo è necessario che ognuno faccia la propria parte e si assuma le proprie responsabilità: lo hanno fatto i lavoratori e i sindacati, lo sta facendo la Regione Umbria. Lo devono fare il Governo nazionale, il gruppo Arvedi, tutte le istituzioni locali. E lo devono fare i parlamentari per le misure che passano per il Parlamento nazionale e – per gli aspetti europei e sovranazionali – per quello europeo. Nessuno – concludono Verini e Ascani – può e deve sottrarsi a questo impegno, che riguarda una grande questione non solo ternana, non solo umbra, ma anche nazionale”.