Terni

Ast, chiesta proroga cassa integrazione ma Rsu non firma “Richieste fuori luogo”

L’Ast proroga la cassa integrazione ma le Rsu non firmano l’accordo e l’azienda si appella al senso di responsabilità.

In questo momento di grande fibrillazione dei mercati a causa della pandemia Covid-19, e la conseguente riduzione di ordini e volumi produttivi“, il 30 giugno AST ha comunicato ai sindacati la proroga della Cassa Integrazione Ordinaria per Covid-19 dal 1° al 12 luglio, per un massimo di 500 dipendenti. A comunicarlo è la stessa Acciai speciali Terni.

Di conseguenza la società ha incontrato la RSU “per un esame franco e trasparente della situazione”. La prima riunione, che si è svolta il 6 luglio, si è conclusa con la richiesta della RSU di un rinvio al 7 luglio, al quale è seguito un terzo incontro, svoltosi il 13 luglio.

AST – evidenzia l’azienda – ha sempre proposto alla RSU di firmare un accordo identico a quello sottoscritto in occasione del precedente periodo di Cassa per Covid-19 (dal 23 al 30 giugno 2020). Per la prima volta, da diversi anni a questa parte, non è stato raggiunto alcun accordo sulla Cassa Integrazione Ordinaria, per il rifiuto della Rsu di sottoscrivere un’intesa. Restano del tutto incomprensibili i motivi di questo rifiuto, tenendo conto che si tratta di un accordo identico a quello firmato solo quindici giorni prima.

In questo momento di seria difficoltà per l’intero Paese, auspichiamo che prevalga il senso di responsabilità e l’impegno a trovare soluzioni condivise. È fondamentale tenere conto della gravità del quadro economico in cui anche la nostra Azienda si trova a operare, evitando di aggravarlo ulteriormente con richieste totalmente fuori luogo rispetto al contesto generale”.