Nella giornata di ieri si è svolto un incontro con l’ad di Ast Arvedi, Ing Dimitri Menecali, e il
direttore del personale dott. Giovanni Scordo. Secondo quanto riferito da una nota congiunta dei sindacati, l’azienda ha rappresentato un quadro generale del settore della produzione dell’Inox Europeo
in forte tensione ma, nonostante ciò, Arvedi AST confermerebbe, per i prossimi due mesi, un buon
momento in termini produttivi con l’auspicio di poterlo consolidare in futuro.
“La Direzione Aziendale – si legge nella nota dei sindacati – ha confermato che nei prossimi giorni chiuderà definitivamente la vicenda TCT con l’assunzione dei restanti 13 lavoratori. Come organizzazioni Sindacali ribadiamo l’apprezzamento degli impegni assunti e mantenuti anticipando anche le tempistiche
originariamente previste. Inoltre, ci è stata comunicata la volontà di effettuare altri inserimenti di personale somministrato in linea con il picco produttivo ma soprattutto per rendere operativo il piano industriale del gruppo Arvedi presentato con alcuni fondamentali dettagli in più alle Organizzazioni Sindacali locali e nazionali nel mese di dicembre 2023″.
“Voglio esprimere grande soddisfazione per il lavoro compiuto e ringraziare in primis AST per aver tenuto fede agli impegni presi – ha commentato l’Assessore regionale allo Sviluppo economico Michele Fioroni. – La risoluzione di questa crisi – ha aggiunto – è frutto di un confronto costruttivo tra tutte le parti e dimostra quanto le relazioni industriali siano un valore per la famiglia Arvedi. Azienda, Regione Umbria, Organizzazioni Sindacali e Datoriali hanno lavorato verso un obiettivo comune nel rispetto dei propri ruoli”. L’assessore ha concluso sottolineando che “fin dai primi mesi del mio mandato ho voluto assumere direttamente la guida dei tavoli di crisi con l’intento di valorizzare il dialogo e la rete delle relazioni ed oggi raccogliamo ancora una volta i frutti di questa scelta”.
Il piano industriale sta andando avanti, ma dovrà necessariamente, come più volte
ribadito dai sindacati, vedere la formalizzazione dell’accordo di programma, per realizzare l’investimento
record di oltre 800 milioni di euro previsti “che necessariamente dovrà coinvolgere e trovare la
giusta partecipazione di tutti gli stakeholder per un piano di sviluppo nel rispetto degli indicatori
economici sociali e ambientali della sostenibilità” – conclude la nota.