Terni

Ast Arvedi e inquinamento, Comune Terni scrive anche al Governo

Ast Arvedi sotto tiro da parte del Comune di Terni sul tema inquinamento, in particolare sulla presenza di nichel, cromo e metalli pesanti nell’aria e nell’acqua della Conca, sul pericolo di esposizione per alcuni dipendenti di Ast e sul pericolo di contaminazione alimentare. Oltre alle diffioltà strutturale delle acciaierie ternane, che stanno vivendo una fase delicata della loro storia, si aggiunge anche la ‘strigliata’ da parte dell’assessore all’Ambiente del Comune di Teni, Mascia Aniello, che ha annunciato l’invio di 4 lettere sul tema inquinamento: una all’Ast, una alla Regione, una all’Asl e una al Governo.

Ast Arvedi, focus inquinamento

“Abbiamo iniziato a valutare i documenti disponibili in Comune concernenti le Acciaierie Arvedi-AST.
Al momento, stando a fonti ufficiali, trascorsi ormai 18 mesi dall’acquisto di AST da parte del cavalier Arvedi, le concentrazioni di cromo, nichel e altri metalli pesanti in aria/suoli restano tuttora lontanissime da quel che pretendiamo per la qualità della vita dei lavoratori e dei residenti ternani
– scrive l’assessore all’Ambiente, Mascia Aniello tramite social – Le analisi del fiume Nera, dopo i depuratori Arvedi-AST, mostrano del pari tassi inaccettabili di metalli nelle acque. Gli ‘Studi Sentieri’ del Ministero della Salute, nonché altre ricerche accademiche, sono altrettanto severe sul rischio da prolungata esposizione.
Abbiamo inoltre ricevuto forti lamentele per le condizioni operative in cui si trovano ad agire numerosi dipendenti delle Acciaierie, in particolare di alcuni settori specifici, aree critiche certamente ben conosciute alla proprietà e alle Autorità di controllo. Cosa volete fare, oltre ad annunci identici a quelli dei predecessori?”.

Lettera ad Ast Arvedi “Investire per ridurre inquinamento”

“Anticipiamo sin d’ora una lettera cogente alla Proprietà, affinché, preso atto della situazione e senza ulteriori indugi, essa investa quanto necessario per ridurre significativamente le emissioni nell’aria, nei suoli e nelle acque, riducendo al minimo o azzerando i conferimenti nella discarica-colabrodo di Pentima-Valle, facendo esclusivamente quel che si farebbe per tenere pulita casa propria: aggiornando gli impianti e migliorando le tecnologie”.

Lettera alla Regiove “Rivedere AIA”

“Annunciamo al contempo una seconda lettera, indirizzata alla Regione Umbria, affinché venga urgentemente revisionata l’Autorizzazione Integrata Ambientale del 2019, documento che, come il precedente del 2010, non ha cambiato di una virgola lo stato dell’arte, tanto che, solo a titolo di esempio, sono ben 13 anni che le AIA chiedono il recupero delle scorie senza riuscirvi, tacendo poi dei fanghi e degli altri veleni abbancati tra i vocaboli Pentima e Valle.
Chiederemo con la medesima missiva che, per le note ragioni, venga individuato un nuovo sito di discarica siderurgica al di fuori della Conca Ternana”.

Lettera ad Asl2 “Riprendere studi su contaminazione alimentare”

“Una terza lettera sarà inviata all’ASL 2, affinché riprenda subito gli studi sulla contaminazione alimentare da metalli pesanti e diossine-PCB, studi che abbiamo appreso esser stati interrotti immotivatamente anni fa”.

Lettera al Governo “Accertare responsabilità su inquinamento”

“Una quarta lettera – conclude l’assessore Aniello – sarà inviata al Governo e alle Autorità preposte, affinché siano definitivamente accertate e sanzionate le responsabilità dell’ammorbamento da metalli nella Conca Ternana, chiamando pertanto gli autori a risponderne a ogni livello, conformemente alle norme basate sul principio europeo ‘Chi inquina paga’ (direttiva 2004/35/CE e seguenti)”.