Assunzioni secondo le regole oppure no. Come già annunciato, a palazzo dei Priori è arrivata la richiesta di attivazione della Commissione consiliare Controllo e Garanzia sulla questione dell’assunzione di un nuov0 collaboratore all’interno della segreteria del vice sindaco. Un atto presentato dai consiglieri dem Mencaroni, Bori, Vezosi, Bistocchi, Mirabassi, Borghesi. Una questione che aveva attirato l’attenzione dell’opposizione, Movimento 5 stelle compreso, che ha parlato di “gravi irregolarità“.
Nei giorni scorsi, infatti, si è molto dibattuto sull’avviso pubblico del 13 giugno 2014 con cui è stata formata una lista di 1458 soggetti idonei a diventare collaboratori degli organi politici. “Tutte le determine dirigenziali dei contratti in essere – spiega il capogruppo del Pd – , relative al personale assegnato alle segreterie dei gruppi consiliari, degli assessorati, della presidenza dei consiglio e del sindaco, riportano ed esplicitano che i collaboratori sono utilmente individuati se rispondenti al criterio fiduciario e ricompresi nell’elenco sopra citato”. Prassi eseguita dai gruppi consiliari e dalla Giunta, vice sindaco compreso, almeno fino ad ora. Equilibro che si è rotto quando recentemente Barelli ha richiesto e ottenuto che il Comune di Perugia assumesse, a completamento dell’organico spettante alla sua segreteria, una persona di sua fiducia, ma non presente nell’elenco dei collaboratori degli organi politici. “Ciò contrasta con il sistema in vigore, – bacchettano dall’opposizione- dal momento che la presenza nell’elenco è stata condizione necessaria, e non facoltativa, per tutti gli organi politici, compreso il vice-Sindaco, nella scelta del collaboratore dal luglio 2014 fino ad oggi, ossia da quando è entrato in vigore l’elenco pubblico menzionato”.
A continuare il dibattito in aula la capogruppo del M5S Cristina Rosetti che ricorda come all’art 4 dell’avviso pubblico per la composizione di soggetti idonei da cui attingere per le assunzioni si specificava che il curriculum doveva descrivere il percorso di studi, le esperienze culturali e professionali ed altri requisiti. Inoltre “il Comune ha rilevato l’esigenza di provvedere con la forma dell’evidenza pubblica limitando ai soggetti risultati idonei l’eventuale attribuzione degli incarichi; ciò nonostante l’esistenza del requisito del carattere fiduciario dei rapporti“. La giurisprudenza ha sancito che “la specializzazione va valutata in relazione alle funzioni da svolgere…(omissis). La presenza dell’elemento fiduciario, che pur deve sussistere, non prescinde da una oggettiva valutazione del curriculum del soggetto anche al fine di collocarlo nell’ambito della macchina amministrativa”. Specializzazioni che, nel 2014, sono state valutate, circoscrivendo le possibili assunzioni ai soli soggetti presenti nell’elenco. “Molteplici sono state le irregolarità compiute nel caso dell’assunzione del nuovo collaboratore del vice sindaco – conclude Rosetti – : la stipula del contratto, infatti, ha riguardato un soggetto non presente nella graduatoria, con conseguente violazione della procedura ad evidenza pubblica attivata nel 2014″.
Tracchegiani, a difesa del vice sindaco, ha sottolineato che la situazione può apparire anomala perché l’elenco stilato ha una finalità specifica, ossia l’assunzione di soggetti per un certo periodo di tempo, per così dire “prolungato”. Nel caso di specie, invece, emerge che l’assunzione è stata consentita fuori elenco solo perché trattasi di un inserimento molto limitato nel tempo (un mese o poco più): lo stesso si configura come una sorta di continuazione dell’esercizio attinente il rapporto col precedente collaboratore. Di ben altra convinzione è, invece, Leonardi che addirittura attribuisce l’avviso pubblico alla precedente amministrazione. Da colloqui intervenuti con la dirigenza, la consigliera ha spiegato come l’avviso per la costituzione dell’elenco nel 2014 era stato pubblicato solo per dare copertura tecnico-giuridica agli assistenti dei gruppi consiliari, altrimenti – si riteneva – esclusi dal Tuel. Ciò non riguardava invece gli assistenti dei membri della giunta, la cui legittimità e copertura sono garantite direttamente dall’art 90 del tuel. Da ciò deriva che l’elenco costituito vincolava solo i gruppi per la nomina dei collaboratori, ma non gli assessori.
La risposta del vice sindaco è arrivata in aula di consiglio durante il question time di lunedì pomeriggio, interpellato dal Pd. “Ho chiesto di poter inserire nel mio staff una persona di mia fiducia, – ha detto Barelli – , il dirigente ha fatto le verifiche del caso e ha ritenuto che vi fossero le condizioni per l’assunzione dato che, in questo caso, la fiduciarietà è prevalente su qualsiasi altra considerazione, come lo è per gli assistenti regionali o parlamentari”. Una risposta vaga e non sufficiente, almeno per Mencaroni che ha sottolineato come i tanti iscritti nell’elenco potrebbero contestare l’assunzione.