Udienza preliminare il 20 dicembre | Per gli inquirenti Pasquali assunto dal gruppo Pd solo per avere pagati i contributi | Il sindaco di Passignano si difende
La Procura della Repubblica di Perugia ha chiesto il rinvio a giudizio per il sindaco di Passignano sul Trasimeno, Sandro Pasquali. Gli inquirenti, come spiegato in una nota firmata dal procuratore Raffaele Cantone, ipotizzano il reato di truffa aggravata per l’assunzione in Regione nel gruppo Pd.
Il gup ha fissato l’udienza preliminare al 20 dicembre.
Le indagini
La Procura, a seguito delle acquisizione in Comune a Passignano e in Regione da parte della guardia di finanza, e anche sulla base delle testimonianze acquisite, ritiene che Pasquali sia stato assunto nel febbraio del 2020 dal gruppo regionale Pd, quando era già sindaco, per ottenere il versamento dei contributi previdenziali da parte del Comune di Passignano. Per gli inquirenti quell’assunzione, a cui era seguita un mese dopo l’aspettativa senza stipendio, era fittizia e finalizzata solo allo scopo di ottenere, indebitamente secondo la Procura, il pagamento dei contributi previdenziali.
Pasquali, durante le indagini, ha chiesto di essere interrogato ed ha rivendicato la correttezza del suo operato, contestando l’assunto dell’accusa sulla strumentalità dell’instaurazione del rapporto di lavoro.