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Associazioni senza sede? Ci pensa la Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno

La Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno apre le sue porte, o meglio quelle dei caratteristici ‘Casalini medievali’ di via del Gonfalone, in pieno centro storico, a tutte le associazioni di volontariato del territorio di competenza.

E’ questa la sorpresa, che il presidente Gaudenzio Bartolini ha voluto simbolicamente mettere dentro l’uovo di Pasqua.

Nasce così, di fatto, proprio per iniziativa della Fondazione Carifol, la tanto attesa quanto invocata ‘casa dall’associazionismo’ di cui si sentiva da sempre l’esigenza.

Il bando è stato presentato in una conferenza stampa indetta nello storico complesso a ridosso di Palazzo Cattani, ed è rivolto a tutte le associazioni senza scopo di lucro attive nell’ambito dell’arte e della cultura; del volontariato e della beneficienza; della salute pubblica e della medicina,  così come dello sviluppo locale o dell’educazione, istruzione e formazione.

Ora potranno avere a disposizione gratuita una sala da otto posti, una da sedici ed anche strumentazioni, quali telefono, fax e posta elettronica, possibilità di utilizzare computer e navigare in internet, stampare documenti e fare fotocopie.

Come se non bastasse, è anche previsto un vero e proprio servizio di assistenza da parte di personale addetto, per redigere richieste di contributo da presentare alla stessa Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno.

I ‘casalini’ potranno essere persino indicati quali indirizzo per la corrispondenza.

Il bando scadrà il prossimo 15 aprile, salvo proroga, basterà recarsi in via del Gonfalone 29 dal lunedì al venerdì, dalle 9.30 alle 12 o scaricare la documentazione dal sito  www.fondazionecarifol.it

“Le associazioni del territorio sono una grandissima realtà ed un patrimonio di inestimabile valore – ha sottolineato il presidente Gaudenzio Bartolini – lavorano per il bene di tutti e fanno crescere l’intera comunità in tutti i settori. Per questo vogliamo strategicamente investire su di loro e supportarle sempre di più meglio, offrendo, oltre ai consueti contributi che comunque resteranno – ha specificato – anche strutture e servizi spesso fondamentali per l’attività e la loro stessa sopravvivenza”.