Categorie: Foligno Istituzioni

Associazioni imprenditoriali e sindacati sottoscrivono Progetto sviluppo del comprensorio di Foligno

Tutte schierate su un unico fronte le associazioni di categoria e le organizzazioni sindacali locali per far fronte alla crisi economica che sta travolgendo Foligno (da ultimo l’annuncio di rischio licenziamento per i circa 200 impiegati in Wonderful). Un protocollo d’intesa da sottoporre all’attenzione delle amministrazioni locali e regionali, che vuole costituire un forte segnale di coesione comune che ha come obiettivo finale il rilancio dell’economia cittadina. Per presentarlo si sono dati appuntamento i rappresentanti degli organismi che lo hanno sottoscritto Confartigianato (Giovanni Bianchini), Confcommercio (Fabrizio Bastida), Confesercenti (Cristiana Mariani), Confindustria (Giuseppe Metelli), e CNA (Leonardo Santarelli) del comprensorio di Foligno da una parte e, dall’altra, CGIL (Ulisse Mazzoli), CISL (Paola Pietrantozzi) e UIL (Claudio Bendini) territoriali. Unica associazione imprenditoriale che non ha aderito è Sviluppumbria, verso la quale Bianchini ha espresso note di disappunto.
Il documento parte da una premessa di costante attualità dall’autunno del 2008: la crisi economica mondiale che ha inevitabilmente colpito anche questo territorio. Questa ha reso necessario ricercare un “rinnovato modello di relazioni sindacali per costruire rapporti e soluzioni nuove”. Si intende dunque fare sistema tra i vari organismi di settore al fine di proporre soluzioni razionali in tempi rapidi. Obiettivo finale “avviare una nuova fase di sviluppo economico e sociale del territorio, rafforzando la competitività delle imprese e migliorando le condizioni di vita e di lavoro di tutti i cittadini”. Per arrivare a tale soluzione è necessario, riporta il protocollo d’intesa, istituire un tavolo di lavoro, per procedere all’analisi dell’attuale situazione di crisi, affrontandola con la promozione del territorio di modo che questo risulti “più attrattivo di investimenti e competitivo, attraverso la valorizzazione delle vocazioni manifestate e le eccellenze presenti.”
Specificato il progetto di massima, il patto si concentra su specifiche aree d’intervento. Se le proposte possono apparire vaghe, Claudio Bendini (UIL) ha tenuto a precisare come queste siano invece generali e non generiche. Al primo punto l’unificazione delle società di servizi dei municipi, in particolar modo estendendo l’area territoriale coperta dalla VUS. In secondo luogo concentrare l’attenzione sulla questione viabilità, sia stradale che ferroviaria, terminando progetti avviati (Quadrilatero) e avviando progetti fermi (Tre Valli), nonché la realizzazione della Piattaforma Logistica. Sul piano imprenditoriale, l’assegnazione di riconoscimenti a quelle aziende considerate “virtuose”. Altro punto su cui si pone particolare attenzione riguarda lo sviluppo della Green Economy. Sul piano occupazionale, lo sviluppo di un collegamento reale tra aree formative e mondo del lavoro. Per rimpinguare le casse comunali, una serrata lotta all’elusione e all’evasione fiscale. Non mancano riferimenti alle fasce più deboli della popolazione, né richiami al rilancio turistico del territorio, valorizzando centri e borghi storici. Da ultimo, il sostegno alle nuove imprese con particolari agevolazioni per giovani e donne.
Sono molti gli ambiti trattati dal patto descritto dai firmatari, il cui auspicio è che le Istituzioni Locali diano seguito a quest’iniziativa, sedendosi allo stesso tavolo di associazioni di categoria e sindacati e proponendo iniziative concrete per ognuno degli ambiti toccati, evitando così di assistere impotenti all’avanzare della crisi.

fm