Nessuno sconto, ma un rimando totale al regolamento del 1996: sarebbe questo il destino dei 193 contratti di locazione delle associazioni culturali registrati presso l’ufficio del patrimonio del Comune di Perugia. Sarebbero infatti diverse le situazioni, con eventuali anomalie, da chiarire in merito, anche in base a quanto riportato in un articolo di oggi 9 dicembre de La Nazione: da associazioni a cui risultano intestate più sedi, ad associazioni che percepiscono denaro anche perchè svolgono attività ai fini di lucro (come bar e punti ristoro). Importante questa mattina in Commissione il riferimento a quelle associazioni che hanno sede vicino Piazza IV Novembre, “uno dei luoghi più pregiati e più costosi di tutta la città“, è stato detto. “Una perdita“, l’ha definita il consigliere Sorcini, “se si pensa che il Comune potrebbe guadagnare ben più di 200 euro da quei contratti d’affitto che vengono concessi per immobili che potrebbero valerne 450“. Seppur alla base del problema ci sia la natura del contratto di locazione e dell’immobile concesso dal Comune (se di origine commerciale o meno), il punto è che ad oggi da Palazzo dei Priori viene fatta passare una sola voce: basta con le concessioni gratuite, laddove ci siano per deroga al regolamento del ’96 (in base a quanto riferito dal dirigente Zepparelli oggi in Commissione) anche per quanto riguarda utenze e pulizia degli stabili. Ulteriore problema è su chi deciderà a chi affidare le unità immobiliari: ad oggi spetta alla Giunta, sulla base del giudizio di una Commissione tecnica, assegnate alle associazioni i locali di proprietà dello stesso Comune.
Le associazioni, in base alle richieste di modifica di regolamento presentate oggi in Commissione dai consiglieri Pittola e De Vincenzi, dovranno essere attive nel sociale oltre a non avere fini di lucro. E’ inoltre il servizio patrimonio a tenere con sè un registro de locali destinati a sedi e associazioni, con indicato il soggetto assegnatario e le eventuali disponibilità. Un registro, pubblicato sul sito del Comune, che dovrebbe essere aggiornato “ogni anno entro e non oltre il mese di dicembre, considerando i locali di nuova costruzione o che si rendano via via liberi”. E’ stato poi proposto di creare un Osservatorio comunale delle Associazioni, che dovrebbe riunirsi ogni tre mesi, composto dagli assessori al patrimonio e all’associazionismo e da tre consiglieri comunali eletti al Consiglio, con il compito di avanzare alla Giunta Comunale, alle Commissioni permanenti ed al Consiglio proposte di intervento e linee di indirizzo nelle materie che interessano le attività delle Associazioni.
La discussione è stata comunque rimandata: complici i molteplici impegni dell’assessore Bertinelli, impegnata oggi in riunione di giunta e nonostante la presenza del dirigente Zepparelli.
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