L'assemblea generale dei giornalisti, convocata dall'associazione Stampa Umbra e riunitasi stamattina a Palazzo Trinci, si è conclusa con l'approvazione di un documento-appello a tutti i candidati alle elezioni politiche del 13 e 14 aprile prossimi. Ai lavori, dopo il saluto del sindaco Manlio Marini, sono intervenuti anche il segretario generale e il presidente della Fnsi, Franco Siddi e Roberto Natale. Questo il testo del documento illustrato dal presidente dell'Asu, Alvaro Fiorucci, all'assemblea ed approvato all'unanimità: “L'assemblea generale invita tutti i candidati umbri a mettere al centro della loro campagna elettorale e del loro futuro impegno parlamentare il tema della qualità dell'informazione e delle condizioni di lavoro dei giornalisti. Si tratta di due questioni che condizionano il rispetto del diritto di tutti i cittadini ad un'informazione libera, autonoma, professionalmente qualificata e che richiedono risposte concrete e non più dilazionabili. L'assemblea generale dei giornalisti umbri ritiene che compito della politica sia: sostenere la FNSI (Federazione Nazionale della Stampa Italiana) nella ripresa delle trattative con la FIEG per il rinnovo del contratto di lavoro scaduto da oltre 3 anni; intervenire per porre fine alla precarizzazione della professione attraverso il lavoro incerto e il lavoro nero; dare nuove garanzie anche previdenziali al ruolo dei free – lance; provvedere alla completa applicazione della legge n°150/2000 negli uffici stampa degli enti pubblici.
Decisive riforme di sistema non possono più essere rinviate: l'ordinamento professionale è bloccato da un'incongrua normativa del 1963; il sistema radio televisivo è caratterizzato da un duopolio che blocca l'allargamento dell'offerta e della crescita delle piccole emittenti locali, mentre restano irrisolte le questioni del conflitto di interessi e della sottrazione della Rai al controllo dei partiti; i contributi statali all'editoria continuano ad essere distribuiti a pioggia senza tenere conto della qualità reale delle condizioni di lavoro dei giornalisti; il mercato della pubblicità non garantisce un'adeguata distribuzione delle risorse; servono statuti d'impresa per la netta separazione tra gli interessi delle proprietà che non sono soltanto editoriali e l'autonomia delle redazioni.
Il mancato rinnovamento legislativo sistemico pone il Paese di fronte ad una vera e propria emergenza democratica che ha assunto carattere prioritario tra i bisogni del Paese. Un'emergenza che la politica non può ignorare.
L'assemblea ritiene infine che in Umbria – per il confronto avviato dall'Associazione Stampa Umbra e dal GUS (Gruppo Uffici Stampa) con le istituzioni locali, i sindacati, le associazioni dei consumatori – si possa sperimentare in tempi brevi la possibilità di attuazione della legge 150 e la realizzazione di un osservatorio, al quale partecipino tutti i soggetti interessati, sulle condizioni di lavoro e sul rispetto della normativa contrattuale, sul quale modulare ogni forma di sostegno pubblico, anche pubblicitario, alle aziende editoriali”.