Il corpo senza vita di un imprenditore di Bastia Umbra è stato rinvenuto in un campo ad Assisi, proprio nella zona sottostante (guardando verso la città) la basilica di San Francesco, nei pressi del canile di Ponterosso. Al momento viene mantenuto il più stretto riserbo sulle indagini. Carabinieri sul posto hanno atteso l’arrivo del magistrato di turno Valentina Manuali e del medico legale nella tarda serata di giovedì 20 ottobre.
Subito escluso il suicidio. Un imponente dispiegamento di uomini e l’arrivo anche di rinforzi da Perugia ha fatto subito ipotizzare che fosse da escludere l’ipotesi di un suicidio. I vigili del fuoco hanno raggiunto il luogo per procedere al recupero del corpo che sarebbe stato trovato a testa in giù in un tombino nei pressi di un casolare. Su questo elemento sarebbe stata scartata l’ipotesi un drammatico gesto volontario.
Testimonianze al vaglio. Sul posto per primi i carabinieri della compagnia di Assisi coordinati dal comandante Marco Vetrulli, poi gli esperti dei rilievi scientifici e anche la polizia con la presenza del capo della Mobile Marco Chiacchiera, hanno raccolto informazioni, attraverso testimonianze, di un litigio che l’uomo avrebbe avuto nel pomeriggio con una persona e proprio questo episodio sarebbe tra quelli al vaglio degli inquirenti. L’ipotesi che non si può escludere è quella che il soggetto individuato possa essere ritenuto dagli inquirenti come direttamente collegato alla morte dell’uomo. Non è ancora chiaro se quello che si sta delineando sia lo scenario di un omicidio oppure quello di un drammatico incidente.
(Ultimo aggiornamento ore 00.28 del 21 ottobre)